De Paola: "Farei ritornare Andrea Agnelli per ridare lo spirito Juve a questa società"
Il direttore Paolo De Paola, TMW Radio, è tornato a parlare di Juve: "C'è una cattiva gestione, dovuta a una superficialità di gestione. Elkann è il proprietario e ha ribadito che non si libererà della Juve. Come l'Avvocato, ha una passione per la Juve, ma non è la stessa. Prima è stata data fiducia a Moggi, oggi ogni dirigente ha una fiducia limitata come in un'azienda automobilistica. Spalletti si è trovato in una fase in cui si è lanciato in questa avventura, ma non è stato accettata la Juve da Gasperini e Conte perché non c'è progettualità. Non si può andare avanti ogni volta a cancellare, altrimenti ogni volta fai rivoluzioni. Io addirittura farei ritornare Andrea Agnelli per ridare lo spirito juventino a questa società".
E su un Marotta che manca alla Juve ha ammesso: "E' un personaggio complicato, ha diverse progettualità. E' anche uno che crea progetti per gli altri. Non è uno che si accontenta, ha sempre degli obiettivi, vuole lasciare il segno nel calcio. Parla di Juve come picco più alto perchè all'Inter ha dovuto fare senza la società alle spalle, anche in acque molto agitate. La cosa inspiegabile, che ancora oggi non capisco, è la sua uscita dalla Juve. Aveva 60 anni, non si può dire che invecchia a quell'età. Si disse che si voleva ringiovanire tutta la dirigenza, da quel momento c'è stato un disastro dietro l'altro".
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