Pjanic alla Juve fino a giugno, Balzarini: "più di una suggestione"
Miralem Pjanic è tornato a farsi vedere alla Continassa. Una semplice visita di cortesia – dicono – per salutare Chiellini, Spalletti e il resto della squadra. Ma in un ambiente come quello juventino, dove certi volti evocano epoche precise, basta un’ombra sul campo d’allenamento per far nascere domande, speranze e qualche sogno proibito.
A raccogliere la suggestione è ancora una volta Gianni Balzarini, che da settimane non nasconde la sua idea: “Pjanic è fermo da sei mesi, ma potrebbe tornare pronto per febbraio. Con la sua esperienza e la conoscenza dell’ambiente può fare da chioccia, in attesa del nuovo regista che arriverà a giugno” Un’ipotesi che oggi sembra ancora ai confini tra nostalgia e pragmatismo, ma che alla Juventus non viene scartata a priori. Spalletti ha bisogno come l’aria di un costruttore di gioco, il profilo che manca davvero nella rosa attuale. E Pjanic, pur non essendo più quello dei tempi d’oro, resta un cervello calcistico sopra la media, uno che sa leggere i ritmi, ordinare la manovra, indicare la strada.
Il suo ritorno, anche solo per sei mesi, avrebbe un senso tecnico preciso: non per essere titolare, ma per fare da ponte, da guida, da maestro. Insegnare la grammatica del ruolo a un gruppo che oggi fatica a costruire dal basso. Dare una mano negli allenamenti. Entrare nei finali di gara quando serve lucidità, non gambe. Fantacalcio? Possibile. Suggestione?Forse qualcosa di più. Ma intanto, oggi, Pjanic lì c’era davvero. E alla Juventus, certe storie iniziano sempre così: con una visita, un saluto… e un’idea che comincia a camminare.
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