Aicardi a RBN: "Andrea Agnelli lascia commosso la Juventus. Unico rammarico? La finale UCL contro il Barcellona"

Aicardi a RBN: "Andrea Agnelli lascia commosso la Juventus. Unico rammarico? La finale UCL contro il Barcellona"TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 18 gennaio 2023, 13:12Esclusive
di Ilaria Presta

Paolo Aicardi, presidente piccoli azionisti Juventus, si è espresso ai microfoni di Radiobianconera nel corso de La Juve in Gol, condotto da Claudio Zuliani:

“Agnelli con le dichiarazioni di oggi, non ha dato un’opinione, ha fatto più che altro cronaca sul mercato del calcio. I problemi ci sono e sono molto chiari, ma non si vogliono affrontarli davvero. Non sarebbe neanche complicato da un punto di vista organizzativo, forse sarebbe complicato per motivi politici. Condivido il discorso di Agnelli sul fatto che oggi il calcio ha economie diverse rispetto al passato. Agnelli lascia commosso la Juventus, l’ho visto davvero molto commosso. Ho trovato la platea preoccupata, c’è stato un intervento che lo ha sottolineato e nel mio discorso ho parlato di come oggi finisca un ciclo straordinario per iniziarne uno nuovo. I tifosi sono esasperati dal fatto che la Juventus non risponda mai, questa è una cosa che ho notato molto. Vorrebbero la società molto più combattiva e hanno ragione, però è una strategia aziendale. La si può criticare, ma forse alla lunga, è giusto così vedendo i risultati nei 100 anni. Le persone del nuovo CdA sono state scelte con uno scouting, con un curriculum differente, sono state scelte con molta cura rispetto al momento che sta vivendo la Juventus. L’era presidenziale di Agnelli si chiude con 30 trofei, compresa la Serie A femminile. L’unico rammarico, credo, è che nella partita tra Juve e Barcellona, non ci sia stato il Var. Quella partita l’avremmo vinta. Avevamo una squadra straordinaria, una società straordinaria, un percorso importante. Quella era una Champions League che meritavamo. Quando si spende più di ciò che si incassa e non vinci, gli errori ci sono ed è tutta la società che li commette. Non credo che si possa o si debba fare la graduatoria in merito. Quando la situazione è questa, significa che hai sbagliato. I primi 5 anni abbiamo sbagliato poco, o forse niente. Una cosa sicuramente è cambiata: come sono cambiati i dati economici del mondo del calcio dai primi 5 anni in poi. C’è stata un’esplosione di costi e ingaggi rispetto ai fatturati.”