Luca Pellegrini: dai margini alla palma di migliore in campo

Luca Pellegrini: dai margini alla palma di migliore in campoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 7 dicembre 2021, 13:00La Frecciata
di Franco Leonetti

I destini incrociati sono parte integrante del calcio, porte scorrevoli affacciate su un prato verde con le righe tracciate in calce bianca. E nemmeno Luca Pellegrini sfugge a questa connotazione. Su di lui grava il famoso scambio tra Juventus e Roma che portò Spinazzola a vestire il giallorosso e il Nostro sulle rive del Po, era l’estate del 2019 con tanto di ufficialità il 1° luglio. Un affare fatto sull’asse delle plusvalenze (vista l’inchiesta in corso se ne parli sottovoce) da parte delle due società ma che non convinse, tecnicamente, osservatori di calcio e soprattutto i tifosi bianconeri. Pellegrini era un prospetto, Spinazzola una fulgida realtà, entrambi gli interpreti minati da limiti fisici.

Il ragazzo approda alla Juve, poi girovaga per due stagioni, Cagliari, discreto il suo apporto al “Casteddu”, mentre la tappa genoana, lo scorso anno, falcidiata da tantissimi infortuni. Poi il ritorno alla navicella madre in estate, con la valigia pronta alla Continassa, per andare a giocare con continuità. Poi accade qualcosa, quando tutti lo danno altrove il ragazzo si impunta e decide di restare per giocarsi le sue chance con la maglia della Juve: pare un azzardo visto che è ampiamente chiuso in rosa, ma lui decide così. Non viene immesso nella lista Champions, insieme a Kaio Jorge, rimane ai margini, sino alla gara del San Paolo Maradona quando la Juventus, priva di tantissimi giocatori nazionali sudamericani, deve fare di necessità virtù. Pellegrini viene schierato titolare da Allegri, disputando un buon match e restando in campo 58 minuti. Poi ancora tante esclusioni, panchine, solo 8 minuti nella disastrosa prova di squadra a Verona, un tempo in casa contro la Fiorentina, e da quel momento muta l’inerzia, anche a causa di diversi infortuni sugli esterni bassi, De Sciglio e Danilo per intenderci. Arriva il momento buono e Allegri da fiducia al ragazzo del ’99, titolare contro la Lazio e vittoria all’Olimpico, in campo dal primo minuto nelle ultime sfide vittoriose contro Salernitana e Genoa. Fiore all’occhiello la prestazione da migliore in campo contro il Grifone pur giocando solo un tempo, visto che il Mister decide di avvicendarlo causa un’ammonizione subìta, anche molto ingiusta.

Luca Pellegrini sta sfruttando al meglio la situazione contingente, ritrovando gamba, brillantezza, corsa, aggressività e un pizzico di follia, il suo tunnel ad un avversario genoano ha infiammato lo Stadium e la tifoseria, che sta apprezzando volontà e doti. Sì perché Pellegrini le doti le possiede da sempre, ora serve anche la continuità di rendimento che è sempre stato il suo limite. A 22 anni si può e si deve migliorare parecchio, però al momento ha avuto ragione lui: testardaggine e sfrontatezza nel restare a Torino per provare ad entrare nelle grazie di Allegri con il lavoro, le performance e l’impegno. Nei mesi scorsi, quando non giocava mai, sembrava destinato a traslocare nel mercato di gennaio, ma Luca Pellegrini, assaggiata la strada maestra della Vecchia Signora, sceglierà di rimanere ancora in bianconero. Con tanta voglia di fare bene, sapendo che il futuro va costruito pezzo per pezzo, gara dopo gara. L’età verde sta dalla sua parte.