Eduardo de Filippo e " addà passà a nuttata". Ma questa volta sarà lunga
Nella stagione 1932/33 la Federazione internazionale di calcio negò alla Juventus il diritto a disputare la finale della COPPA dell'Europa centrale( antesignana della Coppa dei Campioni degli anni 50) contro quel forte Bologna di Schiavio definito" lo squadrone che tremare il mondo fà". Dopo una strenua battaglia legale Eduardo Agnelli dovette arrendersi dinnanzi ad un obbrobrio infinito e la Coppa ancora oggi è nella bacheca della società felsinea. All'indomani in via Testoni (traversa via Ugo Bassi) arrivò da Torino un telegramma col quale la Società Bianconera si congratulava affermando che al di là di una ingiustizia patita quella coppa non sarebbe potuta andare in mani migliori.
I dirigenti bolognesi appresero cosa fosse LO STILE JUVENTUS. Dopo una vita quella federazione è oggi nelle mani di un certo Cefetin non certo esemplare Dirigente europeo.
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