Un anno da dimenticare per tutto il calcio italiano dai club alla nazionale
Non è una vena di pessimismo a farmi affermare frasi molto decise. Il calcio italiano in Europa non è quello che i tanti provinciali d'Italia ancora presentano come il campionato a cui è difficile adattarsi per la sua intrinseca complessità. Questo ultimo termine è appropriato ma non in senso positivo: arbitri al centro di ogni discussione con i relativi infiniti VAR; poca lealtà sportiva da parte di calciatori abituati ormai i decentemente alle simulazioni ormai infinite e che finiscono per rendere una direzione di gara da difficile in impossibile;mancanza di riforme vere e sostanziali come il numero di squadre per rispettive categorie invece di effimeri cambiamenti tendenti peraltro sempre al peggio.La serie A italiana dovrebbe tornare indietro per ricavi con una partecipazione da 16 a 18 squadre al massimo come in Germania LA premier soltanto può permettersi di più .
Per far questo la COMPETENZA TECNICA deve tornare al centro di ogni progetto. Per oggi può bastare ma le affronteremo tutte le questioni spinose e mai più toccate.
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Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178