Giorni decisivi per il progetto Juve. Tra il guardare in casa e fuori.

Giorni decisivi per il progetto Juve. Tra il guardare in casa e fuori.TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 3 giugno 2022, 12:44Opinionista per un giorno
di Vincenzo Greco
Un settore quasi da rifondare, altri da ritoccare in modo deciso. Sono i giorni decisivi delle valutazioni. Anche di quello che abbiamo già in casa.

Sono questi i giorni in cui si sta progettando il futuro bianconero. Il mercato è sempre un momento di snodo e di chiarificazione delle intenzioni e del progetto.
Di nomi ne girano tanti, alcuni in modo fondato, Pogba su tutti, altri forse meno. Del resto, c’è anche da capire che ogni società mette in piedi molte trattative, e non tutte ovviamente sono destinate a concludersi.
Quello che con certezza possiamo osservare è che il settore dove più gli sforzi sembrano concentrarsi è il centrocampo. Non che ci volesse chissà quale scienza infusa per capire che è lì che sono sorte le principali problematiche delle recenti stagioni. Un settore che, se non rifondato, va di sicuro molto ritoccato.

La speranza è che in questo metterci mano non si dimentichi che nella scuderia abbiamo due giocatori che non vanno persi, parlo di Miretti e Fagioli. A cui è giusto chiedere pazienza ma è altrettanto giusto prospettare un cammino di crescita anche in prima squadra.
Forse il più pronto è proprio Fagioli, che alla Cremonese ha giocato molto bene. Vero che la serie A è diversa dalla B, ma è pur vero che un giocatore di classe che fa così bene in un campionato ostico e combattivo come la B potrebbe paradossalmente avere persino vita più facile, per quelle che sono le sue caratteristiche, in un campionato più tecnico come la serie A. Miretti il suo battesimo già ce lo ha avuto, ne abbiamo visto le potenzialità. Che sono tante, anche se deve migliorare, come è ovvio che sia per un giovanissimo.

Insomma, giusto affidarsi ad alti profili e a giocatori di classe mondiale, ma teniamo presente che quello che cerchiamo potremmo già averlo in casa. Ci sarà pure una via di mezzo tra il puntare solo sui giovani e il non farli giocare mai.
Il discorso potrebbe estendersi anche a Rovella e Ranocchia, per i quali però forse sarebbe più utile un ulteriore periodo di apprendistato, tra A e B.

Uno sguardo va dato anche alla difesa, dove occorre pensare alla sostituzione di Chiellini. Già non facile per quello che dava sul campo, ancora più difficile per quello che, come carattere e piglio da vero capitano, ha dato al gruppo in termini di motivazioni e guida.
Persino Bonucci ultimamente ha dimostrato qualche crepa, anche derivante da un recupero troppo affrettato.
Insomma, anche la difesa è un settore nevralgico dove occorre lavorare chirurgicamente. Il probabile dietro di Demiral potrebbe aiutare. Di Dragusin, che in questa stagione ha giocato poco, purtroppo non abbiamo avuto conferme tali da poter puntare in modo deciso su di lui.

Poi c’è l’attacco, dove l’esigenza principale sarebbe un attaccante jolly, capace di essere una valida alternativa che non si esaurisca nell’essere solo un vice-Vlahovic. Qui, a meno di pensare a far tornare alla base Vrioni, che in Austria ha fatto bene, cartucce in casa non ne abbiamo. Anche in casa Juve, insomma, si soffre della preoccupante carenza di attaccanti di cui un po' ovunque si soffre. Chi ha una attaccante forte se lo deve tenere stretto, perchè a forza di puntare su falsi nueve si sono persi i veri nove.

Vincenzo Greco - Pensieri bianconeri

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