I due volti della Juve. E la via per acquisirne uno solo.

I due volti della Juve. E la via per acquisirne uno solo. TUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 11 febbraio 2022, 07:45Opinionista per un giorno
di Vincenzo Greco
Ancora una partita in cui la Juve ha mostrato due versioni di se stessa. Ma stavolta c'è una bella differenza. Che non sempre può bastare.

La partita di ieri contro il Sassuolo è stata quanto mai emblematica dei due volti della Juve.
La Juve che, se vuole, segna e vince. E la Juve che, invece, smette di voler vincere, si distrae, diventa evanescente e subisce.
Il volto vincente lo abbiamo visto i primi tre minuti del primo tempo e per tutto il secondo tempo.
Il volto che non ci piace invece lo abbiamo visto per gran parte del primo tempo.
Conosciamo benissimo questi volti, perché questa stagione (e non solo questa) in molte occasioni ci ha offerto questa Juve in versione Dr. Jekyll e Mr. Hyde. Se non lottiamo per lo scudetto, del resto, è perché troppe volte il volto distratto e svogliato ci ha fatto perdere punti.
E anche ieri, dopo la partenza sprint, abbiamo dovuto assistere a questa strana metamorfosi. 

Ma c’è una differenza, ora, che ci fa finalmente vedere una Juve vittoriosa in partite, come quella di ieri, che fino a un mese fa non avremmo vinto, e forse avremmo addirittura perso.
Ceduto il campo al Sassuolo, probabilmente non ci sarebbe stato più modo di riprendere in mano la partita. Cosa che, invece, è successa ieri, in un secondo tempo pieno di occasioni, tiri in porta, pali, tentativi di ogni tipo.
Dire che questa differenza si chiama Vlahovic è solo una parte della verità.
Evidente che la sua presenza sia già indispensabile, perché parliamo di uno che rimane lì davanti a tentare sempre e comunque di segnare. A volte anche in modo pretenzioso, con tiri improbabili. Ma, e questo è quel che più conta, con la capacità di tenere sempre sul vivo la partita, dando sempre la sensazione di poterla risolvere.
Cosa che ieri è successa, con uno di quei gol che solo un attaccante che si sente forte e che è in gran fiducia può segnare. 
Quanti, al suo posto, avrebbero tenuto il pallone attendendo l’arrivo dei compagni? Lui invece ha dato questa impressione ma poi, appena si è aperto un pertugio l’ha sfruttato ed è andato a tirare, provocando un autogol di mano.

Ma sarebbe riduttivo attribuire al solo Vlahovic la differenza che finalmente consente alla Juve di vincere nonostante il riaffiorare del volto svagato.
E’ molto importante anche la possibilità di svariare in attacco. Ieri, per esempio, l’ingresso di Morata ha dato una variante che ha contribuito a sbloccare la partita. 
Prima la Juve attaccava in un solo modo, e non aveva possibilità alcuna di svariare. C’era solo il tentativo di ripartire, prendendo in velocità gli avversari. Cosa che con l’infortunio di Chiesa è diventata ancora più difficile.
L’avere un punto fermo davanti ha invece scatenato molte più possibilità di attacco. 

Ma questo differenziale non sempre può bastare.
Il raggiungimento degli obiettivi dipenderà molto da quanto la Juve riuscirà ad esibire un solo volto, quello che le è proprio, quello vincente e determinato.
Dovesse riaffiorare il volto spaesato e impaurito che abbiamo rivisto nel primo tempo di ieri, purtroppo continueremo, nonostante il rafforzamento dell’attacco, a fare la conta dei punti e delle occasioni perse. 

Da capire se il problema che ancora attanaglia e offusca la Juve sia di tipo mentale o tattico. 
Molto probabile sia mentale, perché dura da almeno due anni, se ricordate la pause della Juve di Sarri, non certo uno che dice alla squadra di arretrare, ripetute poi anche con la gestione Pirlo.
La soluzione dovrebbe essere altrettanto mentale: se si passa in vantaggio, occorre avere la fame per andare a raddoppiare invece che rilassarsi e dare terreno agli avversari. Su questo, Allegri dovrà lavorare, anche su stesso e sulla sua persuasione di dover sempre e comunque gestire.
Il coraggio e la voglia di osare devono prendere il psoto della paura e della superficiale svagatezza.
La Juve vista nel secondo tempo, praticamente tutta nella metà campo del Sassuolo, a macinare azioni su azioni, si dovrebbe vedere anche quando va in vantaggio, con la voglia di raddoppiare. ne ha ora le potenzialità. Le sfrutti.
Con l’Atalanta, che non concede nulla a nessuno, nemmeno in questo momento non particolarmente felice, non ci si potrà di sicuro permettere nemmeno per due minuti di essere svagati. Quella di domenica è una partita spartiacque, una sorta di spareggio che non ammette distrazioni e superficialità. 
Va bene avere Vlahovic, ma nemmeno lui, come del resto nemmeno Ronaldo poteva, può sempre risolvere tutto. 

Vincenzo Greco - Pensieri bianconeri

Db Torino 10/02/2022 - Coppa Italia / Juventus-Sassuolo / foto Daniele Buffa/Image Sport
nella foto: esultanza gol Dusan Vlahovic
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