Carraro (Pres. JOC Colosseo) a RBN: “Timore di una Calciopoli bis. Vogliono distruggere la Juventus”

Carraro (Pres. JOC Colosseo) a RBN: “Timore di una Calciopoli bis. Vogliono distruggere la Juventus”
mercoledì 25 gennaio 2023, 20:13Podcast
di Quintiliano Giampietro

Si allarga a macchia d'olio la protesta dei club bianconeri contro la penalizzazione di 15 punti inflitta dalla Corte Federale d'Appello per l'inchiesta sulle plusvalenze. Tantissime le disdette a DAZN e Sky da tutta Italia e anche all'estero. Un segnale forte lanciato a Figc e Lega Calcio rispetto ad una sentenza ritenuta ingiusta. I tifosi si aspettano una difesa decisa della società, è forte il timore di una nuova Calciopoli e della volontà di voler distruggere Madama. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve è intervenuto Paolo Carraro, presidente dello JOC Colosseo e referente dei club bianconeri del Lazio.

Le considerazioni di Carraro su quanto sta accadendo alla Juventus sul fronte giudiziario: “La storia continua. Ogni anno abbiamo una cosa nuova: dalla farsa di Calciopoli, all'acciaio scadente allo Stadium, l'accostamento alla ndrangheta, il caso Suarez. Viene definito sempre tutto scandaloso, salvo poi non trovare nulla. Rispetto a queste vicende, oggi mi sembra sia una cosa ancora più sporca sul piano organizzativo. Le plusvalenze sono una pratica ventennale, partita da alcuni Paesi esteri. In passato ci sono state sentenze che hanno sancito la non punibilità di queste operazioni. Se ad un certo punto ci si sveglia, rinnegando se stessi, sconfessando un provvedimento che era stato emanato, posso anche capirlo, ma avviene in un vuoto giuridico che la Federcalcio ha sempre avuto. La Corte Federale d'Appello deve spiegare perché ha cambiato idea rispetto ad otto mesi fa quando, per l,o stesso capo d'imputazione assolse la Juventus, peraltro unica ad essere condannata, dopo essere stata messa al pubblico ludibrio prima ancora che si conoscesse la sentenza. C'è un giornale che ha sempre le anticipazioni, in questo caso anche le intercettazioni. Il popolo juventino si rende conto che siamo solo all'inizio”.

Nel podcast l'intervento integrale