I rischi concreti per l'inchiesta Uefa e il pericolo vendetta per la Superlega

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mercoledì 7 dicembre 2022, 10:15Primo piano
di Quintiliano Giampietro

In attesa degli sviluppi sul fronte federale, la Juve aspetta anche l'esito dell'inchiesta aperta dalla Uefa e in questo senso potrebbe avere un peso indiretto la Superlega. Intanto il club bianconero il 2 dicembre ha approvato la relazione finanziaria, evidenziando, tra gli altri, i rischi connessi proprio alle decisioni del Governo del calcio europeo. L'organismo presieduto da Ceferin sta valutando se la società torinese ha rispettato i requisiti economico-finanziari necessari per partecipare alle coppe, al momento in cui ha presentato la documentazione.

Le sanzioni possono essere di carattere economico, oppure legate alla limitazione o esclusione dalle competizioni. Esiste un accordo tra Juventus e Uefa (il settlement agreement), sottoscritto lo scorso agosto e legato al rispetto del Fair Play Finanziario. L'obiettivo è di rientrare entro il 2025 delle perdite registrate in bilancio. L'inchiesta Prisma come può condizionare l'esito del verdetto della Uefa? I reati addebitati alla società (legati soprattutto alla manovra stipendi), devono essere provati in sede di giudizio prima penale, poi sportivo.

In questo senso, per capire come si orienterà il giudizio della Giustizia ordinaria, bisognerà aspettare la prima udienza del 21 dicembre. Nel caso in cui venisse accolto l'appello dei PM per l'ordinanza di custodia cautelare, la questione cambia, anche in relazione al sequestro economico richiesto per la Juve. Se venisse accertato che la società ha pagato gli stipendi in nero, si avranno conseguenze come multe, blocco del mercato o esclusione dalle coppe europee. Al momento la Procura di Torino ha in mano le carte per capire quale percorso intraprendere rispetto a questa inchiesta.

Va ricordato che la Juve, attraverso una nota inviata alla Uefa, si è detta “convinta di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie e in linea con la prassi internazionale della football industry”. Rispetto a questa indagine, come detto, occhio alla Superlega, di cui Andrea Agnelli è sostenitore (insieme a Real Madrid e Barcellona), motivo per cui si sono rotti i rapporti con il presidente Ceferin. Visti gli attacchi dei mesi scorsi, la speranza è che il numero del Governo del calcio europeo non stia meditando vendetta.