Juve al Max, la Joya ritrovata e le certezze di Arrivabene

Prima della sosta natalizia, molti avevano definitivo gennaio il mese decisivo. Giusta considerazione. In attesa della sfida di domenica contro il Milan e al netto della sconfitta in Supercoppa, il bilancio della Juve registra un pareggio (Napoli) e due successi (Roma e Udinese), quindi il passaggio ai quarti di Coppa Italia. Quest'ultimo dopo un poker e una prova finalmente convincente, fermo restando il valore dell'avversario. L'imperativo è di restare con i piedi per terra, ma capitan Allegri sta portando la nave bianconera fuori da quella che lui stesso aveva definito tempesta.

L'abbuffata contro la Sampdoria regala il sorriso anche a Rugani. Complice l'emergenza, il difensore sta giocando in modo continuativo e il gol stile basket è il giusto premio a chi spesso finisce nel tritacarne delle critiche. L'inizio di una nuova vita? Chissà. Altro elemento da analizzare, la prova di Arthur al fianco di Locatelli. Il brasiliano svolge in modo ordinato i compiti di regia e “libera” l'ex Sassuolo. Ciliegina sulla torta, il cross che porta alla rete di Rugani. Siamo sicuri che sia giusto cederlo? Vedremo.

L'attesa maggiore però era legata a Dybala. A mezz'ora dalla fine l'argentino fa il suo ingresso in campo, ovazione del pubblico. “Paulo resta con noi” suona come il risultato di un referendum tra i tifosi. All'argentino bastano cinque minuti per andare in gol, questa volta però condito dall'esultanza. Anzi, lui chiede al pubblico ulteriore incitamento per la squadra. Siamo autorizzati a pensare che l'atteggiamento polemico dopo la rete contro l'Udinese, umanamente comprensibile, ma sbagliato, sia stato solo un momento di rabbia. Per completare la serata della “redenzione”, Dybala cede a Morata il rigore concesso per atterramento di Aké. Gesto da capitano.

Sul fronte societario, Arrivabene conserva la freddezza del dirigente: “Sul prolungamento del contratto sono andato al sodo l'altra volta, dicendo che ne parleremo a febbraio. Non c'è solo Dybala, abbiamo in ballo anche altri rinnovi”. L'ad bianconero poi glissa sull'esultanza polemica della Joya, con una certezza: “Rischio di perderlo a zero? Non credo. Sono giocatori molto legati alla Juve, con cui abbiamo un ottimo rapporto. Ci siamo parlati e dati appuntamento a febbraio. Faremo con calma”. Non resta che aspettare.