Sconcerti a RBN: "Ecco cosa penso del caso Dybala. E Vlahović è d'accordo con la Juve"

Sconcerti a RBN: "Ecco cosa penso del caso Dybala. E Vlahović è d'accordo con la Juve" TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 17 gennaio 2022, 16:00Primo piano
di Matteo Barile

"Fuori di Juve" con Luca Cavallero. Ospiti: Mario Sconcerti e Giorgio Perinetti.

Il lunedì di Radio Bianconera si apre davvero con il "botto". Un "botto" che ha regalato la trasmissione "Fuori di Juve", in onda dalle 15:00 alle 17:00. Sul finire della prima parte della trasmissione, è intervenuto Mario Sconcerti, un giornalista che non ha certo bisogno di presentazioni. L'intervista, tenuta da Luca Cavallero, si sofferma su ciò che ha visto protagonista Paulo Dybala dopo il goal che ha sbloccato la partita contro la Juventus. Un episodio che Sconcerti ha voluto commentare, facendo un discorso più ampio riguardante i cambiamenti, intrapresi dalla società bianconera:

"Secondo me vanno valutate in maniera distinta il caso Dybala e la reazione di Dybala. La reazione di Dybala è quella di un primo della classe che guarda un professore, quando gli danno un premio e che dice "visto che ci perdi a rompermi le scatole?". A me sembra che Dybala sia una delle dimostrazioni dei cambiamenti, compiuti dalla Juve. Mi sembra che la Juve sia cambiata molto più di Dybala. Il vero argomento di discussione sono i cambiamenti fatti dalla Juve, che esistevano prima della pandemia. La Juve non ha mai acquistato giocatori con post pagamenti come Kean, Locatelli e Chiesa. Anche prima della pandemia ha avuto 200 milioni di euro di aumento di capitale; adesso ne ha avuti altri 400. Non si può più permettere e non vuole più giocatori che abbiano un determinato tipo di prezzo, così dice Arrivabene. C'è un irrigidimento a proposito e Dybala è un pretesto".

A proprosito di Arrivabene, Sconcerti si mostra decisamente severo nei confronti dell'attuale ad bianconero, reo di esprimere di giudizi che sconfinano la sua mansione di uomo di "equilibrista" economico, conferitogli dalla Juventus:

"Trovo poco opportune le parole di Arrivabene. Il calcio ti porta subito in prima linea ed è una prima linea che non ti dà nemmeno la Ferrari. Arrivabene deve capire che quando un giudizio su una cifra, dà un giudizio tecnico su Dybala che non gli compete. Non può dire "adesso aspettiamo febbraio e vediamo come gioca". O sei il direttore generale o sei l'uomo dei conti. Tu sei lì per mettere in disciplina a una società che negli ultimi anni ha un po' scherzato. non sei lì per dare giudizi tecnici. Questo è un limite che dovrà capire".

La chiosa finale è da direzionare verso il calciomercato. In particolare, sono due i nomi che potrebbero stuzzicare la dirigenza bianconera: Vlahović e Zaniolo. Se sul primo c'è la convinzione che la Madama lo abbia già "sedotto", potrebbe essere molto complicato arrivare al secondo:

"Come dovrebbe arrivare ai grandi acquisti? Il mercato in entrata non dipende dalla Juve, ma dipende da chi deve comprare dalla Juve. Si è aperto un vuoto enorme di 700 milioni, soldi con cui si potrebbero vincere molte cose e se costruiscono altre. Nonostante ciò io credo che Vlahović si già d'accordo con una squadra e non mi soprenderei che la squadra in questione fosse la Juve. Devo dire che se avesse già preso il serbo e lo stesse già pagando, allora si spiegherebbe così tanta prudenza in tanti altri settori. Con Vlahović, ritornerebbe tutto a posto. Ma se dovesse pagarlo, la Juventus dovrebbe contare 100 milioni di euro da dare alla Fiorentina, visto l'inserimento di Chiesa. Su Zaniolo posso dire che è un grande giocatore a metà: ha una forza fisica enorme. Non credo che la Roma possa pensare di cederlo, anche perchè Zaniolo ha reso dichiarazioni d'amore nei confronti della Roma, che lo ha preso quando non era nessuno".