Vlahovic, patto col Diavolo: il serbo vuole il Milan e la buonuscita. La Juve non fa sconti

I giocatori non parlano, o parlano troppo. Vlahovic parla coi silenzi e con lo sguardo. A Torino non è più tempo di poesie: si fa la conta dei milioni e dei malumori. Il Milan è lì, con la valigia pronta, ma solo se il treno arriva gratis.
La Juventus ha fatto due conti, col righello e con la paura: per lasciarlo andare servono almeno 20 milioni, cifra che salverebbe il bilancio dal naufragio della minusvalenza. Il Milan, invece, spera nel colpo gobbo: una rescissione consensuale con buonuscita e zero soldi da versare a Torino. Il serbo, dal canto suo, non ci sta. Si è impuntato. Vuole andar via, ma a modo suo. Non ha intenzione di rinunciare ai soldi promessi, né di accettare soluzioni di comodo. È in corso una trattativa sotterranea: rescissione sì, ma con compenso. La Signora tentenna, anche per evitare di passare per quella che paga per liberarsi dei suoi centravanti e per giunta far pesare tutto sul bilancio.
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