Adesso alla Juve si deve voltare pagina per un futuro più roseo

Adesso alla Juve si deve voltare pagina per un futuro più roseoTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 27 maggio 2024, 19:00Editoriale
di Antonio Paolino
Dalla Coppa Italia di Pirlo all'ultima di Allegri l'epilogo di un triennio difficile aspetto il riscatto con un nuovo progetto tecnico e societario

Cosa ricorderemo di questo ultimo triennio, quello marcato dal ritorno di Allegri, ma anche dal suo burrascoso esonero? In meno di mille giorni è successo davvero di tutto e diciamolo, più di qualcosa si poteva prevenire o addirittura evitare. La storia di un club passa anche da questi momenti, tra alti e bassi, soprattutto nelle fasi di forte ricostruzione societaria. Peccato che in questo interregno a rimetterci siano anche i tifosi, a cui gli equivoci tecnici e societari hanno contribuito a triplicare lo stato di insoddisfazione. Riportare Allegri, alla luce dei fatti, non è stato di per sé un grande errore, ma l'appiglio del presidente Agnelli di non aggiungere “rischi” a quanto stava per sopraggiungere sulla testa della Juventus. Una scelta tecnica ponderata per superare il momento, ma che nel breve periodo – tre anni appunto – riallineava i valori tra le big affamate di successi dopo l'abbuffata bianconera durata quasi un decennio. Insomma, dalla decisione di tagliare con Marotta nel momento di grazia del club fino all'azzeramento delle sterzate su Sarri e Pirlo, si è arrivati alle battaglie con i poteri forti del calcio che hanno prodotto tutto il resto. E in queste condizioni ci abbiamo convissuto fino alla recente sfuriata di un allenatore lasciato solo, in attesa di un destino già segnato. Peccato l'epilogo che ha di fatto scritto la parola “fine” prima della dovuta riconoscenza all'ultima di campionato col Monza. Non il primo e neppure l'ultimo, sfogliando la storia del club. 

Fondamenta – Adesso serve davvero voltare pagina. Il passato andrà messo alle spalle dando importanza al forte legame che dovrà essere manifestato ad ogni livello: tra proprietà e dirigenti, tra allenatore e squadra, senza dimenticare l'anello di congiunzione che dovrà necessariamente passare dal rilancio dell'entusiasmo dei tifosi. Tutti anelli indeboliti e da rinsaldare nel breve. In società va assolutamente aggiunto un nome forte (e di calcio) come Chiellini pronto al rientro già da settembre. Spostandoci nella stanza dei bottoni, Giuntoli non potrà più fare a meno di uomini di “estrema” fiducia dopo un'annata passata a studiare le diverse correnti interne al club. Uomini di campo come gli avvocati Pompilio e Stefanelli, operativi con Giuntoli già ai tempi del Carpi e Sbravati, attuale responsabile del vivaio del Genoa. Insomma, una ricostruzione dalle fondamenta.

Mercato – La stagione si è chiusa con un sostanzioso successo in coppa Italia e un ritorno in Champions fallito un solo anno per responsabilità esterne alla gestione tecnica. Ma anche un rapporto mai sbocciato tra Giuntoli e Allegri per responsabilità reciproche. Azzerato il tutto, si guarda al futuro. Thiago Motta ha scelto la Juve prima che il Psg scegliesse lui. I capricci contrattuali di Szczesny hanno determinato l'acquisto del portiere Di Gregorio dal Monza. Si è proseguito con i rinnovi di Rugani e Cambiaso dopo l'addio celebrato, come da protocollo per i big, di capitan Alex Sandro. Aspettando le prossime mosse almeno da condividere con il nuovo allenatore: in entrata (Koopmeiners) come in uscita (Bremer?) per rimpolpare le casse. A meno di sacrificare l'intero tesoretto messo da parte con Kaio Jorge, Soulè e Barrenechea. Anche perché il matrimonio con Thiago Motta porterà in dote il centrale difensivo, dai piedi buoni, Riccardo Calafiori. Non del tutto da escludere anche il nome di Zirkzee. E con l'auspicabile cambio di mentalità nell'approcciare le gare il vestito sarà quasi pronto. Ad un patto: non cominciare a mugugnare. Tempo al tempo e fiducia assoluta.