Il silenzio della Juventus.

Ormai la Juventus è diventata oggetto di scherno pubblico. Dopo il caso del senatore della Repubblica e dell’onorevole in parlamento, ecco che il vizio italico dello sfottò insultante sbarca anche sulle rive del Mar ligure grazie al sindaco di Alassio. Non è una discussione da bar , anche se il primo cittadino sembra non volerlo capire, è una diretta accusa sulla pagina pubblica dei suoi social che usa parole inopportune ( cancro) per recapitare il solito trito messaggio della Juve che "rubba". Se siamo arrivati a questo punto di basso livello è per due motivi sostanziali. Il primo è che i nostri avversari vivono ossessionati dalla Juve e non accettano i nostri successi ottenuti sul campo.

Il secondo e più importante è che la nostra società non si è mai fatta sentire, non ha mai puntualizzato, non ha mai reagito con dei comunicati che suonassero da avvertimento. Una sorta di ammonizione che faccia capire ai soggetti interessati che non possono comportarsi pubblicamente come fossero al bar. Comprendo che la Juve non voglia abbassarsi loro livello ma sarebbe interessante, una volta all’anno, rispondere a lor signori con la solita educazione, pacatezza, chiarezza. Basterebbe un piccolo comunicato per scaldare il cuore dei tifosi bianconeri e fargli sapere che non sono da soli a combattere una battaglia mediatica che risulta spesso impari se non clamorosamente impossibile da sostenere.