La Juve la raddrizza ma non la vince e scivola al terzo posto

La Juve la raddrizza ma non la vince e scivola al terzo postoTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 11 marzo 2024, 18:10Editoriale
di Antonio Paolino
Solita partita a due facce per una Juventus incapace di battere l'Atalanta dopo averla rimontata con i gol di Cambiaso e Milik

Partiamo dall'analizzare la classifica provando a ripercorrere quel periodo florido in cui la Juve sapeva ancora vincere con continuità, alimentando comunque pochi e illusori sogni scudetto. Per farlo dobbiamo tornare alla ventunesima giornata quando vincendo a Lecce si continuava a mettere pressione all'Inter e a tenere sotto di sette punti il Milan. Sette partite dopo, pur sapendo che nel calcio sono un'eternità, ecco che guardando davanti sono addirittura due le squadre ora messe meglio: l'Inter capace di prendere il largo con una condotta autoritaria e sfrenata, ma anche il Milan al primo vero sorpasso stagionale, dopo un lungo periodo vissuto in scia. Una “crisetta”, anzi di più, cominciata per l'appunto dopo la trasferta di Lecce quando il motore bianconero cominciò a dare segnali di cedimento con l'Empoli. Da quel momento sette partite, tre sconfitte, tre pareggi e appena una vittoria sudatissima in casa col Frosinone. Ovvero la pochezza di 6 punti che hanno smaterializzato il vantaggio accumulato sulle inseguitrici in lotta per altri due posti champions.

Atalanta – Dopo la sfortunata prova col Napoli anche con l'Atalanta non si è vista una brutta Juventus, ma neppure una squadra del tutto convincente, prima ma anche dopo il vantaggio. I bergamaschi hanno regalato quattro minuti di amnesia, ma i bianconeri hanno risposto certificando tutta la fragilità difensiva con altre due reti “ingenue”, per non dire ad alto tasso di imbarazzo. Soprattutto la prima, su calcio di punizione, sulla quale neppure Gasperini in conferenza stampa ha voluto infierire per non sparare sulla croce rossa. Uno schema semplice reso però “perfetto” dall'errato posizionamento dei giocatori juventini in area di rigore. E non è la prima volta da quando la difesa ha cominciato a subire costantemente reti con relativa facilità.

Cammino - Si tratta adesso di non farsi prendere dalla paura e di sfruttare il prossimo turno, ancora casalingo, contro il Genoa. Rientreranno Rabiot e Vlahovic e saranno due recuperi importanti per l'economia del gioco. Allenatore e giocatori non sono esenti da responsabilità anche se qualcosa di non secondario c'è da salvare nelle ultime due partite. È vero che alla Juve non si partecipa per arrivare secondi, figuriamoci terzi o addirittura ultimi nella graduatoria champions. Ecco perché la sfida sarà fino all'ultimo con il Milan per riprendersi formalmente il secondo posto e quanto prima anche un biglietto champions. Nessuno aveva mai parlato di scudetto. Lo doveva difendere il Napoli e lo si è capito da subito che non ci sarebbe riuscito, a ruota Inter e Milan con l'ambizione della seconda stella. Senza dimenticare la Lazio arrivata l'anno scorso seconda. Dalla Juve ci si aspetta sempre tutto e subito, chissà poi come mai quando comunque le attenuanti sono facilmente individuabili. Una squadra inesperta, giovane il giusto e nel suo periodo di maggiore trasformazione, non solo societaria, va sostenuta. Trattenendo tutte le criticità, comprese quelle sull'allenatore. Almeno fino alla fine di questo campionato. Senza che però nessuno si illuda immaginando col cambio di panchina (probabile) l'azzeramento di tutti i problemi.