La Juventus mente affermando di non aver ricevuto pressioni e minacce dall'Uefa...

La Juventus mente affermando di non aver ricevuto pressioni e minacce dall'Uefa...TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 7 giugno 2023, 18:00Il tackle di Andrea Bosco
di Andrea Bosco

Mai comprerei un'auto usata da John Elkann. Come minimo mi ritroverei con il motore fuso dopo una ventina di chilometri. Cosa ha prodotto la Juventus nelle ultime ore, è noto. Ha scritto a Barcellona e Real Madrid ipotizzando di uscire dalla Superlega e comunque di cominciare a discutere con i due club per iniziare le procedure conseguenti. Senza neppure attendere l'esito del pronunciamento del Tribunale di Madrid. Ora: la Superlega forse è il male assoluto. Ma è fuori di discussione che l'Uefa ha in Europa una posizione di monopolio. Draga risorse che non sono sue e delle quali si è (nel corso degli anni) impadronita. E ne dispone a suo piacimento. Rammento che durante la pandemia che ha messo in ginocchio tutti i club del continente l'Uefa del difensore di criminali di guerra Ceferin non ha messo sul piatto un solo euro di ristoro.

Ma quello che è peggio in una situazione dove la Juventus si è "abetizzata" arrivando a "smentire di aver smentito", quello che è peggio, è il fatto che Elkann si sia disposto dopo aver baciato la pantofola a Gravina, a leccare quella di Ceferin. La Juventus ha emesso un comunicato nel quale smentisce di aver ricevuto pressioni. Una menzogna, visto che Evelina (ex loro) li aveva con anticipo smerdati: L'Uefa è furibonda con la Juventus e medita di punirla severamente escludendola dall'Europa per una o due (o forse tre) stagioni. Dopo aver ricevuto guano da Chinè (Juventus dietro alla Roma in modo afflittivo, se non fosse bastato il rigore al 90' all'Olimpico, se non fosse bastata l'espulsione di un avversario due minuti prima (ma vedi il caso) del rigore, forse allo stadio sarebbero entrati i leoni e le tigri, come nei tempi antichi. La Juventus mente affermando di non aver ricevuto pressioni e minacce dall'Uefa. Ne ha avute. Talmente tante che la Superlega e la A22 non staranno a guardare e agiranno in tribunale per quello che considerano un abuso contro uno dei suoi membri, vale a dire la Juventus. Che l'Uefa (testuale) ha "esortato a parlare di abbandonare un progetto sotto minacce di coercizione di cui esistono prove INCONFUTABILI ed INEQUIVOCABILI": se ne parlerà davanti al tribunale di Madrid e davanti alla CGUE. Fonti Superlega. Ma al cospetto di quel tribunale la Juventus abiurerà. Si è già calata le brache evitando di andare al Tar e al Tribunale di Strasburgo. A Madrid si comporterà come certi traditori di infausta memoria: dirà, come nel suo comunicato, di non essere stata minacciata. Potete pensarla come volete su John Elkann.

Personalmente il suo comportamento mi repelle. Del resto lui non ha mai amato la Juventus. Che in quella Famiglia ormai è amata solo da Allegra, Andrea e Lapo. Ad Elkann non è mai importato neppure della Ferrari. Altrimenti morto Marchionne non si sarebbe circondato di incapaci yes man. Non è andato al Tar perché ha fatto un favore a Gravina e al calcio italiano. Che senza la Juventus avrebbe ottenuto briciole dai diritti televisivi. Ingoierà tutto: anche la partecipazione alla Coppettina Aziendale del Bisnonno come una Rometta qualsiasi. Elkann è questo: se non lo avete ancora capito venderà la Juventus appena la Juventus non varrà (come adesso) due caramelle e un pacchetto di sigarette. Elkann ha il bilancio al quale pensare. Potrebbe (volendo) comprare il Real Madrid e ridurlo ad una bocciofila, solo con i suoi annuali personali introiti. Ma se uno non ama un club difficilmente continua a svenarsi. Vi farà ingoiare ancora Allegri. E vi farà ingoiare (se proprio vorrete mettervi un cilicio) il calcio preistorico che più non sopportate. Vi tirerà scemi con Giuntoli per una stagione. Vi porterà a spasso per il ritorno di Del Piero. Vi illuderà con Milinkovic Savic e con Frattesi. Vi cederà Chiesa e si terrà Vlahovic. Non impiegherà Illing Junior e accontenterà Mancini, e Gravina comprando Gnonto. Per sostituire Chiesa: una bestemmia solo a pensarlo. E metterà una pietra tombale sul detestato cugino Andrea. I nove scudetti di fila non hanno fatto venire il mal di fegato solo al Palazzo certificandone l'inettitudine. Lo hanno fatto venire anche ad Elkann.

Capita in queste Famiglie dai contorti rapporti. Ora i tifosi hanno due strade: ingoiare merda fino a quando Elkann vorrà, visto che il proprietario è lui e visto che lui per due volte ha ricapitalizzato, assistendo alla fine di Andrea Agnelli come aveva assistito a quella di Luciano Moggi (anche nel 2006, il principino Elkann su suggerimento di Luca Cordero di Montezemolo evitò di andare al Tar oltre che a Strasburgo: chiedere a Cobolli Gigli cosa consigliò di fare l'ex direttore del "Corriere dello Sport" nel 2006. Chiederlo che se non ve lo dirà ve lo dirò io) ma non8 ancora a quella di Antonio Giraudo: non ancora. Finché in pista c'è l'avvocato Dupont c'è speranza. Anzi: più di una speranza. Oppure, cari tifosi, potreste esercitare l'arma del distacco: dallo stadio, dalle trasferte, dagli abbonamenti alle pay tv. I clienti siete voi. Ed Elkann non vi ha rispettati. E non solo per la faccenda degli striscioni che in fondo sono roba da lana caprina. Non vi ha rispettati quando ha evitato di difendere la Juventus. Quando si è calato le brache. Quando vi ha mentito, avendo garantito che la Juventus si sarebbe battuta fino alla morte in tutte le sedi per dimostrare la propria innocenza. O sono colpevoli e allora la presa per il culo sarebbe enorme. Oppure sono innocenti e il vero colpevole è lui. Forse per qualche oscuro intreccio di interessi con Gravina e il Palazzo, Siatene certi: non ci sarà alcuna riforma della giustizia sportiva. Non la farà Malagò, non la farà Abodi che dopo le rivelazioni di Cellino a "Report" si è scansato. Ma ha ingaggiato Giovanni Valentini, uomo buono per tutte le stagioni. Simile a Sughero Petrucci, l'uomo dei patetici “tavoli della pace". La condanna della Juve non servirà a nulla. L'Inter potrà continuare pur sommersa dai debiti ad iscriversi ai campionati. E magari a vincerli. Magari arrivando alla finale di Champions (auguri).

Mi rammenta un'altra società di Milano (che la vinse) e che invitava a notturni conviti fuori dall'osteria del suo addetto agli arbitri (per parlare ovviamente di olio e salumi) il principe dei fischietti. Il "pelato" che poi fece carriera a livello europeo. Quello del “diluvio di Perugia". L'abilità di certi geometri. Sui due camerieri e i due lavapiatti che il Napoli ha iscritto a bilancio nell'affare Osimhen, nessuno indagherà, E quando lo faranno tutto sarà caduto in prescrizione. O avete dimenticato come funziona? E dell'inchiesta della Procura di Tivoli che accusa la Lazio di aver fatto almeno sette plusvalenze tarocche per salvare il bilancio (la Salenitana era di proprietà di Lotito) grasso che cola se sui giornali ci sarà un trafiletto Er Menzogna lavora per i ministeri ed è un uomo intoccabile . . Intanto le brave persone come Maldini vengono congedate. I Tare se ne vanno al pari dei Giuntoli. Perché quello che vuole il calcio di Gravina è altra roba: altri soggetti. Ben felice di arruolare nel suo pantano gli Elkann. Che sembra non aspirassero ad altro che sguazzare in questa melma.
Se volete questo calcio, accomodatevi. A me fa schifo. Da tempo mi fa schifo. E fino a quando potrò, lo urlerò con quanto fiato avrò in gola. Diffidare dei Greci che "portano doni". Poi vi fottono come fece Enea con la povera Didone. Uno con le "palle" ci nasce. E se uno ne ce le ha, per dirla con Don Abbondio, "mica se le può dare". Non era proprio così che scriveva Manzoni ma il concetto è quello. Sapete cosa diceva Emiliano Zapata, l'eroe della rivoluzione messicana? Disse che "era meglio morire in piedi che vivere accovacciati". Non ditelo John Elkann: lui preferisce una Charles Eames. Una comoda (con tanto di poggiapiedi) poltrona statunitense che con meno di 6500, potete scordarvi di mettervi in casa. Un pezzo di iconico design. Roba da Elkann.