De Agostini a RBN: “Inter-Juve da scudetto. Djalo-Alcaraz mi fido di Giuntoli. Allegri rinnovo se..."

Cresce l'attesa per il Derby d'Italia, di scena domenica sera a San Siro. Di fronte prima contro seconda della classe, divise da un solo punto, ma l'Inter ha una gara in meno, da recuperare il 28 febbraio contro l'Atalanta. Comunque sia, resta una gara scudetto, visto che i bianconeri sono gli unici a tenere il passo della squadra di Simone Inzaghi. Rabiot è tornato ad allenarsi con il gruppo, un solo dubbio di formazione: Chiesa o Yildiz al fianco di Vlahovic. Il serbo è in grande forma, a gennaio ha realizzato 6 gol in 4 partite. Intanto la società sembra intenzionata a prolungare il contratto di Allegri. Oggi primo giorno alla Continassa per il neo acquisto Alcaraz, sbarcato ieri sera a Torino, è il secondo colpo di mercato targato Giuntoli dopo Djalo. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Gigi De Agostini, doppio ex delle due squadre.

Inter-Juve gara storicamente tesa per la rivalità tra i due club. In questa occasione i padroni di casa partono con i favori del pronostico. Ma De Agostini sottolinea: “In questo genere di partite non si può mai dare nulla per scontato. Per la Juve è una gara possibilmente da vincere, ma sicuramente da non perdere. Alla fine i bianconeri giocheranno una buona gara, ne sono certo. Sono due squadre che si equivalgono per quanto riguarda difesa e attacco, mentre a centrocampo l'Inter ha qualcosa in più degli avversari. In questi casi però ogni valutazione si azzera. Sfida scudetto? Si può dire. I bianconeri stanno facendo comunque un buon campionato, probabilmente la squadra nerazzurra è più completa. Se andiamo a guardare i ricambi che ha, naturalmente è la favorita per la corsa al titolo. Però non si può mai sire, anche perché dalla sua la Juve ha il fatto di giocare meno partite”. Su Djalo e Alcaraz: ”Non li conosco molto, anche perché non seguo il calcio internazionale. Sono però fiducioso perché Giuntoli quando era a Napoli ha sempre pescato bene, quindi la Juve sotto questo aspetto ha un dirigente con i fiocchi, se ha fatto queste operazioni vuol dire che conosce il valore di questi due giocatori”.

Nel podcast l'intervento integrale