Oreggia a RBN: “Un suicidio le voci su Thiago Motta. Cederei Chiesa. Manca un Marotta”
La sconfitta contro l'Udinese ha certificato la crisi della Juve, un solo punto nelle ultime tre gare. Sul banco degli imputati è finito inevitabilmente Allegri e si torna a parlare del possibile addio a giugno, con Thiago Motta in pole position come ipotetico sostituto. Fa discutere anche il momento non positivo di Chiesa, per diversi tifosi da cedere a fine stagione nel caso arrivasse un'offerta importante. Sul fronte societario pare evidente la mancanza di un elemento alla Marotta. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve il giornalista Vittorio Oreggia, capo della Comunicazione del Gruppo Hub e direttore dell'agenzia di stampa Gea.
Sul momento buio della squadra bianconera, la pensa così Oreggia: “Quello che è successo due mesi fa ha un po' illuso, per una serie di congiunture favorevoli, la Juve si è trovata ad inseguire l'Inter da molto vicino. Abbiamo però sempre sottolineato le differenze strutturali sono considerevoli tra le due squadre, ora non so se i 7/10 punti di distacco siano giusti o meno, ma l'Inter è nettamente più forte. Come organico credo siano superiori ai bianconeri anche Milan e Napoli, poi per la chimica del calcio certe situazione ti portano ad andare oltre i tuoi limiti, come la Juve fino a tre gare fa o malissimo, come i partenopei anche se onestamente i campioni d'Italia uscenti hanno una struttura di squadra superiore a quella bianconera. Penso sempre che alla fine i valori vengano fuori, si compensino gli episodi favorevoli (non parlo di arbitri) e quelli contrari. Lo dico con grande rimpianto, ma credo sia giusto così, la Juve deve puntare ad andare in Champions League e non sarà facile, nonostante abbia una situazione di classifica importante, con diversi punti di vantaggio sulla quinta, bisogna guardare questo aspetto. La realtà delle cose è questa”.
Nel podcast l'intervento integrale
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