Simone Inzaghi-Juventus, contatto? “Ci sarà tempo per parlarne con la società”

Simone Inzaghi-Juventus, contatto? “Ci sarà tempo per parlarne con la società”TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 08:08Altre notizie
di Massimo Reina
Sarà lui il prossimo allenatore a provare a ridare identità, gioco e orgoglio a un club che ha dimenticato di essere leggenda?

A volte, nel calcio come nella vita, si ha l’impressione di girare in tondo. Sempre lo stesso film, sempre lo stesso finale. L’Inter che sogna, l’Inter che promette, l’Inter che arriva lì… e poi si sgonfia. Stavolta il palcoscenico era quello più grande, il più ambito: la finale di Champions League. Avversario tosto, certo, il Paris Saint-Germain delle stelle e dei milioni. Ma il copione non cambia: la squadra nerazzurra si è sciolta come neve al sole sotto il peso di un’illusione diventata troppo grande da sostenere.

Simone Inzaghi, l’uomo delle "coppe ma non dello scudetto", ha commentato con dignità e amarezza. "Non era la mia Inter", ha detto. E non aveva torto. Una finale sbagliata, un approccio sbagliato, una sconfitta pesante che ha il sapore di un capolinea. L’ennesimo. L’Inter esce con le ossa rotte, ma soprattutto con il dubbio se ripartire da lui, da Simone, o cambiare di nuovo pelle.

E qui si apre uno scenario surreale, ma non impossibile: Inzaghi alla Juventus. Avete letto bene. Quel mondo bianconero così distante eppure oggi in cerca di sé stesso, orfano di certezze, con una panchina traballante, con Tudor che traghetta ma non convince tutti. E se il traghettatore fosse solo un preambolo per il più classico dei "tradimenti calcistici"? Non sarebbe la prima volta: lo fece Lippi, lo fece Conte, potrebbe farlo anche lui.

Certo, i tifosi storcerebbero il naso. Da entrambe le parti. Ma il calcio, si sa, ha la memoria corta e l’ambizione lunga. Alla Juve, Inzaghi porterebbe idee, gioco, continuità. Non trofei – almeno per ora – ma una certezza in panchina, in un momento in cui la Signora si guarda allo specchio e fatica a riconoscersi. E allora la domanda resta sospesa nell’aria, come una nuvola carica di pioggia: chi sarà il prossimo allenatore della Juventus? Chi sarà il prossimo a provare a ridare identità, gioco e orgoglio a un club che ha dimenticato di essere leggenda? Inzaghi non ha risposto. Ha detto solo: “Ci sarà tempo per parlarne con la società”. Già, il tempo. Quello che l’Inter non gli dà più. Quello che forse, ironia della sorte, potrebbe dargli proprio la Juventus.