Vittoria di volontà e convinzione: le contropagelle di Marco Sanfelici

JUVENTUS - PARMA 2 - 0
DI GREGORIO 6,5 Per lunghi tratti inoperoso. Viene schermato da Cambiaso nella prima occasione ducale. Viene salvato da Bremer all’inizio della ripresa. Bella parata plastica sul tiro di Bernabè allo scadere.
GATTI 6 Primo intervento e sventagliata di cartellino giallo, della serie “Il giustiziere della notte”, attore protagonista Marcenaro da Genova. Prova anche da fuori area al 10° del secondo tempo, ma la palla sorvola la traversa. (JOAO MARIO 7 Mezzora abbondante di buone giocate, deve crescere in copertura, ma con lui si riparte sempre con grande pericolosità. Dà il via all’azione di contropiede che porta Dusan al raddoppio. Il portoghese si sta guadagnando i galloni da titolare)
BREMER 7,5 Effetto Bremer. La Juve con lui in campo vale le prime 2 posizioni. Anche con il turbante per una testata fortuita, non perde le geometrie difensive e nega in scivolata a Pellegrini in apertura di secondo tempo una rete sicura, di importanza capitale nella gestione della partita; intervento che vale 3 punti in classifica. Che Eupalla ce lo conservi a lungo.
KELLY 6 Sta imparando a stare in campo e a dare il proprio contributo. Non si deve pretendere da lui lo stile di Cabrini o la grinta di Gentile, ma a sinistra si fa valere. Finché gioca “semplice”, ci si può contare.
KALULU 6 Schierato a sorpresa come laterale di centrocampo, Tudor gli chiede di coprire tutta la fascia. La qual cosa sa tanto di messaggio alla dirigenza: a destra mi manca qualcuno, prego si provveda. Pierre non sfigura, anzi, sostiene gli attacchi contro il muro crociato nel 1° tempo e pressa ogni giocatore che si affacci dalle sue parti. Di sicuro affidamento.
LOCATELLI 6 Partita di sacrificio, spesso in ripiegamento ad interrompere le ripartenze del Parma. Solita lucidità nell’impostazione cercando di mettere ordine nel traffico di punta che pare la metà campo avversaria. Sembra che l’ultima “trovata” per giustificare l’esborso monstre per Koopmeiners sia quella di sostituire il capitano con l’“olandese fantasma” (Wagner scrisse l’Olandese Volante, opera lirica che in italiano è meglio conosciuta come “Il Vascello Fantasma”: ne faccio una sintesi). Risultato: a tratti Cambiaso e Thuram non sanno a chi appoggiare la palla. (KOOPMEINERS 5,5 Qualche palla in più toccata rispetto alle ultime uscite. Una sola però veramente decente, nell’azione che porta al tiro Yildiz da fuori area, con paratona di Suzuki. Altro, nulla)
THURAM 6,5 La parte tosta del centrocampo. Mille palloni contesi e momenti di classe, come ad esempio lo scambio in velocità con David che meriterebbe migliore conclusione. Cerca di verticalizzare il prolungato scambio laterale di accerchiamento della difesa parmense. Sicuramente il più positivo del pacchetto della terra di mezzo.
CAMBIASO 4,5 Vanifica una buona partita con un gesto istintivo quanto inutile ed ingenuo. La manata a Soerensen gli costa il rosso e il colpevole abbandono della squadra in 10, sul vantaggio di un solo goal. Salva la prima occasione del Parma, perfora da solo la difesa avversaria nel tempo iniziale, smarca Yildiz per il cross che permette a David di segnare. Al netto di alcune leggerezze da correggere, la gara non è negativa, salvo la follia di cui si è detto.
FRANCISCO CONCEICAO 6,5 L’imprevedibilità al servizio della squadra. Su cross di Cambiaso si improvvisa colpitore di testa, ma non ha fortuna. Su un suo tiro, una deviazione di Keita potrebbe far sbloccare il risultato, ma la sfiga contribuisce alla collezione di pali e traverse. Partita insomma non banale. (NICO GONZALEZ 6 Tenta di testa su corner, ma spedisce fuori, partecipa alla densità che sopperisce all’uomo in meno)
YILDIZ 7 Prova dal limite, a modo suo, a piazzare il pallone a fil di palo, ma il tiro esce di un niente. Dopo un 1° tempo in cui arranca in mezzo a 3 o 4 marcatori costanti, decide di salire in cattedra nel ruolo di “assist man” e confeziona il filtrante per David dell’1 a 0 e il servizio a Dusan per il raddoppio. Della serie: se non segna, fa segnare. Va molto bene ugualmente. (McKENNIE S.V. C’è bisogno di “taglialegna” e non più di “intarsiatori”, ci siamo capiti)
DAVID 6,5 Esordio in campionato con rete importante. Su cross basso del “turchino”, il canadese anticipa il difensore e di esterno destro batte Suzuki, “tutto molto bello” (cit. Bruno Pizzul). Nel 1° tempo triangola con Thuram, mettendolo in grado di battere a colpo sicuro, ma il francese “telefona” al portiere avversario. Partecipa al gioco e conclude: un bel centravanti di manovra. (VLAHOVIC 7 Dal pomeriggio della kermesse con la Next Gen, da quei fischi convinti e per nulla impietosi, ricevuti per una conclusione con “sufficienza”, la reazione del serbo è stata veemente. Nella stessa gara citata, va in rete, poi si ripete con il Borussia e con l’Atalanta in amichevole e realizza il raddoppio, chiudendo la pratica Parma, un minuto dopo l’espulsione di Cambiaso, azzerando immediatamente il possibile vantaggio psicologico avversario. Segno evidente che anche la testa si è messa a funzionare ed ora, cederlo ad una concorrente sarebbe una gran bella martellata sugli zebedei)
TUDOR 6,5 Kalulu là dove lo mette, non mi convince. A meno che sia un messaggio ai piani alti, tipo: mi serve un giocatore in quel ruolo. Sostituire Locatelli, fulcro del gioco, con Koopmeiners “olandese fantasma”, mi pare un rischio gratuito. Poi, la partita si sblocca dopo questo cambio ed allora io torno davanti alla tastiera e Igor continua a restare sulla panchina. Mi arrendo. La squadra dimostra idee chiare e determinazione per calarle in campo. Squadra compatta e organizzata, non solo, ma anche in crescendo dal punto di vista fisico. Finisce la partita in controllo sopperendo all’inferiorità numerica senza correre pericoli particolari. L’assenza di Cambiaso a Genova sarà con ogni probabilità l’occasione di presentare Joao Mario titolare. Vediamo come termina la telenovela di Vlahovic, ma certo Tudor non darà il permesso di privarsene. Vittoria sofferta il giusto, ma perseguita con convinzione e volontà e che conta molto in relazione alla fatica complessiva delle cosiddette “grandi” al cospetto di compagini inferiori sulla carta. Non ci si faccia fuorviare dal risultato finale: la vittoria viene da una battaglia e perciò ha la dovuta importanza. Tudor vigila sui suoi ragazzi e sulla...dirigenza.
Marco Edoardo SANFELICI
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