Motivi e soluzioni per l'evidente stato confusionale della Juventus di cui vi parliamo da un po'

Motivi e soluzioni per l'evidente stato confusionale della Juventus di cui vi parliamo da un po'TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 20 marzo 2024, 18:03Editoriale
di Vincenzo Marangio

Comincio l'editoriale di questa settimana con il commosso ricordo di Giuseppe Barone, Direttore Generale della Fiorentina. Joe aveva accusato un malore nella giornata di domenica, intorno alle 15, mentre era in albergo a Cavenago di Brianza, poche ore prima del match dei viola con l'Atalanta al Gewiss Stadium di Bergamo. Le condizioni sono parse subito molto gravi, senza batter ciglio la gara era stata annullata "nessuno si presenti allo stadio". I cuori erano tutti al San Raffaele di Milano dove era stato trasportato Barone. Ma nonostante la lotta contro il tempo e l'impiego di tutte le forze fisiche e meccaniche per tenerlo in vita, non c'è stato nulla da fare. Il destino e la morte non avevano cambiato i propri piani. Dopo Astori, ancora una domenica di sport che si trasforma in morte e tragedia per la Fiorentina, una pugnalata per tutti. Ogni tanto queste tragedie ci riportano con i piedi per terra e ci ricordano che spesso si va troppo oltre per difendere una fede. In fondo, siamo tutti sul mondo in un'unica grande squadra e dovremmo difendere l'unico valore che ci accomuna tutti: l'umanità. Ma spesso non è così.

Difficile a questo punto parlare di calcio, lo farò restando su un concetto metafisico: la Juventus non è soltanto una squadra di calcio, è un amore per milioni di tifosi in tutto il mondo ed è uno stato d'animo. E quando si toccano i sentimenti, la razionalità spesso si annebbia fino a spegnersi del tutto, perché una sconfitta o il mancato raggiungimento di un obiettivo o, peggio ancora, un lungo periodo di difficoltà diventa motivo di malessere nella vita di un tifoso che però deve cercare, per quanto possibile, di non perdere contatto con la realtà di capire esattamente i problemi, di guardare la luna e non farsi distrarre dal dito altrimenti si cercheranno sempre soluzioni a problemi che sono solo collaterali di situazioni più complesse.

Lo abbiamo raccontato mille volte, e ci torno ancora una volta qui. Allegri può anche essere individuato come problema, ma non è né il primo né l'unico. Il tecnico livornese, che piaccia oppure no, è alla guida di una nave abbandonata sa se stessa da almeno due anni, con una confusione ancora più che evidente alla cabina di comando. Chi sta comandando, e chi dovrebbe decidere? I nomi li abbiamo fatti, inutile ripetersi. Ma per uscire da questa crisi o si trova unità d'intenti in società e si stabiliscono i ruoli, oppure non partirà mai una programmazione seria, da Juventus. Potete anche continuare a pensare che il problema sia Allegri ma restereste delusi dal cambio sulla panchina se non cambia, e in fretta, tutto il contorno.