Le papere di Szczęsny, l'addio di CR7 e la difesa colabrodo: l'inizio choc di Allegri

Le papere di Szczęsny, l'addio di CR7 e la difesa colabrodo: l'inizio choc di AllegriTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 29 dicembre 2021, 19:00Primo piano
di Daniele Petroselli

Una seconda parte di 2021 sulle montagne russe quella della Juventus, che dopo il quarto posto della scorsa stagione, con il ritorno di Massimiliano Allegri si aspettava decisamente un passo in avanti. Ma andiamo con ordine e raccontiamo in questa prima di tre puntate la prima parte di stagione dei bianconeri.

Partenza a rilento e lo choc dell'addio di CR7

Pronti-via e la squadra bianconera stecca a Udine. Avanti di due gol (a segno Dybala e Cuadrado), si fa raggiungere grazie a due papere di Wojciech Szczęsny. Nel finale ci pensa il solito Cristiano Ronaldo, ma il Var annulla per fuorigioco. Il 2-2 fa arrabbiare Allegri ma non troppo. In realtà tutti guardano al futuro del fenomeno portoghese, che nella prima di campionato il tecnico toscano ha lasciato inizialmente in panchina. Proprio Allegri nel post gara prova a smorzare i toni: "Si è messo a disposizione come tutti ed è entrato bene, aveva fatto anche gol, ma non è tanto una questione tecnica, ma di capire il momento e la condizione fisica. Cristiano è un ragazzo intelligente, capisce che quando lo metto in panchina è per farlo riposare e perchè può essere determinante anche in mezz'ora. E' un valore aggiunto e a noi i suoi gol servono. Ci sono tante partite, c'è bisogno di gestire tutti".

Sarà, però ecco che alla vigilia della seconda di campionato in casa con l'Empoli, come un fulmine a ciel sereno proprio il livornese in conferenza stampa annuncia la richiesta di Ronaldo di lasciare la Juve. Detto-fatto, perché prima della chiusura del mercato il portoghese si accasa di nuovo al Manchester United, con il club bianconero che invece punta su un altro cavallo di ritorno, Moise Kean. Ma questa sembra più una mossa dell'ultimo momento, a causa dello choc dell'addio di CR7. E il primo contraccolpo non è dei migliori. Contro i toscani arriva il primo ko stagionale. Mancuso punisce la squadra bianconera. "Serviva più tranquillità e pazienza, giocare più di squadra e meno singolarmente. Ora abbiamo un punto in due partite, ma abbiamo anche tutto il tempo per recuperare", il commento a caldo del mister, che durante la gara con Giorgio Chiellini si lascia andare a qualche considerazione, con l'esperto difensore che a Max dice: "Non è una squadra".

La discussa trasferta di Napoli e la prima gioia in Champions

La trasferta di Napoli si preannuncia subito per la Juventus come un primo vero banco di prova per rilanciare le proprie ambizioni. Contro la squadra di Luciano Spalletti però tiene banco il caso dei giocatori sudamericani, che viste le qualificazioni Mondiali torneranno solo a poche ore dal match. Per questo Allegri decide clamorosamente di lasciare fuori Dybala, Cuadrado, Bentancur, Danilo e Alex Sandro, neanche convocati per la sfida del Maradona. Una scelta però che risulta fatale, visto che arriva il secondo ko di fila, con Politano e Koulibaly a rovesciare l'iniziale vantaggio di Morata. 

Gli animi in casa bianconera cominciano a scaldarsi. Il gioco latita e neanche il 3-0 contro il Malmoe all'esordio in Champions sembra convincere veramente. Col Milan allo Stadium il momento più delicato. In caso di ko Chiellini e compagni finirebbero a -11 da una squadra, quella rossonera, partita col turbo. Finisce solo 1-1, ancora una volta rimontati nella ripresa dopo l'iniziale fuga con Morata. Poca lucidità sotto porta e troppe pause nel gioco della Juve. Allegri comincia a capire che il ritorno è più complicato del previsto. In più fa mea culpa per i cambi errati e striglia Federico Chiesa, tra quelli che ancora non lo convincono in pieno per l'impegno.

Con lo Spezia e la Sampdoria due vittorie per 3-2 sofferte, ma che lanciano un monito forte al tecnico livornese: questa Juve concretizza sì poco, ma è anche troppo fragile dietro. Ed è su quello che Allegri dovrà lavorare in fretta.