Podcast

Di Livio a RBN: “Thiago Motta occhio alle pressioni. Prenderei Conte. Juve chiama Del Piero"

Di Livio a RBN: “Thiago Motta occhio alle pressioni. Prenderei Conte. Juve chiama Del Piero"   TUTTOmercatoWEB.com
martedì 14 maggio 2024, 10:30Podcast
di Quintiliano Giampietro

Domani la Juve darà l'assalto alla Coppa Italia. Allo stadio Olimpico di Roma sfida contro l'Atalanta, una delle squadre più in forma del momento. Assente per squalifica Locatelli, in dubbio Yildiz per un problema alla spalla destra, da verificare i recuperi di Danilo e Alex Sandro. Intanto Champions League sicura a due turni dalla fine del campionato, ma resta la bruttissima prestazione contro la Salernitana e in generale tutto il girone di ritorno. Capitolo allenatore, Allegri ormai pare destinato all'addio. Con Thiago Motta pronto a sostituirlo. Rimane qualche nostalgico di Conte. Sul fronte del mercato servono diversi rinforzi, come del resto qualcuno nella dirigenza e il nome di Del Piero è sempre attuale. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Angelo Di Livio ha trattato questi ed altri temi.

Rispetto alla finale di Coppa Italia, queste le considerazioni di Di Livio: “Dopo aver visto la Dea contro la Roma, l'allenatore e i giocatori devono capire che di fronte ci sarà una delle squadre più forti d'Europa e non esagero. La squadra di Gasperini sta veramente bene, ma siccome è una gara secca, la Juve può giocarsela. Chiaramente serve un altro spirito, un atteggiamento diverso, personalità e voglia di combattere perché, ripeto, loro corrono, insomma sono veramente in grande forma. Rispetto al rendimento dei bianconeri, uso un aggettivo: sconvolgente. Abbiamo visto anche contro la Salernitana che tipo di prova ha offerto la squadra di Allegri. C'è una partita troppo importante tra due giorni, quindi ora serve concentrarsi su questa”. Sul crollo della Juve che ha raccolto 15 punti nelle ultime 15 giornate, questa la risposta: “Servirebbero tre giorni per capire. Credo che l'alibi Allegri, legato al tipo di gioco, abbia condizionato il rendimento di molti calciatori. Magari si sono detti: “Tanto giochiamo così e il responsabile è il tecnico. Sono convinto sia ormai segnata la strada di Max, ci sarà il divorzio. Poi però bisognerebbe fare le pagelle e le analisi sulla squadra. Molti non hanno reso e sotto questo aspetto Giuntoli dovrà fare un super lavoro”.

Nel podcast l'intervento integrale