Calvo: 'Juve, fatturato raddoppiato rispetto a 20 anni fa, i principali club europei lo hanno quadruplicato'

Calvo: 'Juve, fatturato raddoppiato rispetto a 20 anni fa, i principali club europei lo hanno quadruplicato'TUTTOmercatoWEB.com
Francesco Calvo
giovedì 23 maggio 2024, 00:20Altre notizie
di Luca Cimini
fonte ilbianconero.com
Il dirigente al Senato ha sottolineato come la Juve abbia duplicato i ricavi rispetto a 20 anni, mentre le altre europee lo hanno quadruplicato

Il dirigente della Juventus Francesco Calvo, alla Commissione Cultura e Istruzione del Senato, ha espresso una serie di considerazioni sullo stato attuale del calcio italiano e sulle sfide che la Juventus e altre squadre professionistiche devono affrontare. Le sue parole, riprese da Calcio e Finanza, delineano una serie di proposte e critiche rivolte a migliorare la sostenibilità e la competitività del calcio italiano.

Riduzione delle Squadre Professionistiche

Calvo ha sottolineato l'importanza di un cambiamento nel format dei campionati, suggerendo una riduzione del numero delle squadre professionistiche. Questo cambiamento, combinato con una riforma dei contratti dei calciatori per introdurre maggiore flessibilità, potrebbe rivedere il concetto di mutualità che attualmente sostiene le categorie inferiori. Ha evidenziato che negli ultimi sei anni, la Juventus ha speso quasi 500 milioni di euro in Serie B e Lega Pro, tramite l'acquisto di calciatori e premi di valorizzazione, un investimento significativo che riflette una situazione simile anche per altri club della massima serie.

Problema di Crescita Economica

Confrontando la crescita economica della Juventus con quella dei principali club europei, Calvo ha dichiarato: 'La Juventus ha raddoppiato il fatturato rispetto a 20 anni fa, le principali società europee lo hanno quadruplicato".  Ha aggiunto: "Il problema principale è che le norme italiane pensano siano solo un gioco e non un industria". 

Sostegni e Governance

Il dirigente Francesco Calvo ha criticato la mancanza di rappresentanza dei club nei comitati di controllo della FIFA e della UEFA, sottolineando che i club sono gli unici a sostenere il rischio d'impresa. Ha esemplificato il problema con la gestione dei giocatori durante i mondiali, periodo in cui i club non hanno a disposizione i loro giocatori per il 25% del tempo, senza ricevere alcun incentivo economico.

Sfide Infrastrutturali e Economiche

Riferendosi alle difficoltà economiche generali del paese, alla mancanza di concorrenza nel settore televisivo e ai problemi infrastrutturali, Calvo ha evidenziato quanto sia difficile immaginare una crescita del calcio italiano ai livelli più alti. Ha menzionato l'eliminazione del Decreto Crescita e il divieto di sponsorizzazione delle aziende di betting come decisioni che pesano esclusivamente sul calcio. Ha inoltre criticato la regolamentazione che impedisce alla Juventus di sfruttare economicamente il proprio stadio per attività extra-sportive, come concerti o l'installazione di pannelli solari.

Crisi e Interventi Necessari

Calvo ha infine riflettuto sull'inizio della crisi del calcio italiano, attribuendola alla legge Bosman del 1995 che ha creato uno squilibrio nei rapporti tra club e calciatori, aumentando esponenzialmente i costi. Ha citato la Legge Melandri sui diritti televisivi come un altro fattore che ha interrotto la crescita del calcio italiano, fermando i diritti tv al 2009. Ha concluso affermando che la Serie A sostiene l'intero sistema calcio italiano, ma che senza interventi significativi, il calcio italiano non sarà economicamente sostenibile.