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Savino a RBN: “Motta può aprire un ciclo. Via Rabiot. Marotta-Inter? Caso senza precedenti"

Savino a RBN: “Motta può aprire un ciclo. Via Rabiot. Marotta-Inter? Caso senza precedenti"
mercoledì 5 giugno 2024, 10:15Podcast
di Quintiliano Giampietro

Il divorzio tra la Juve e Allegri continua a far discutere per la modalità con cui avvenuto. Ancora qualche giorno e si volterà pagina con l'arrivo di Thiago Motta: l'italo-brasiliano firmerà un contratto triennale. Tifosi divisi tra cautela, ottimismo e scetticismo rispetto al nuovo tecnico. Importante sarà la rosa che Giuntoli gli metterà a disposizione. Per il centrocampo i nomi degli obiettivi sono sempre gli stessi: Koopmeiners, Thuram e negli ultimi giorni Douglas Luiz. Restano in piedi i rinnovi di Rabiot e Chiesa. Intanto Conte approda al Napoli, Marotta è stato nominato nuovo presidente dell'Inter. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve l'avvocato Roberto Savino, scrittore e noto tifoso bianconero.

Savino dice la sua rispetto alla separazione tra la Juve e Allegri “Sicuramente meglio avere evitato la battaglia in tribunale. Resta però un addio traumatico, per certi versi Allegri non lo meritava, poi con la Coppa Italia conquistata. Non è stato bellissimo assistere a questo tipo di separazione, proporzionato a quasi un decennio di storia con tutto ciò che ha vinto, bisogna chiudere il rapporto in maniera diversa”. Sull'arrivo di Motta e il mancato ritorno di Conte: “Tu ben sai la mia preferenza per Conte in via generale, non guardo a tradimenti del passato, sono cose molto lontane da me. Io penso a ciò che poteva portare l'ex ct e secondo me con la squadra in piena ricostruzione lui era la figura ideale. Ovunque è andato, in questo situazioni ha sempre fatto bene. Detto questo, Motta va benissimo. Quest'anno ho seguito il Bologna quasi con entusiasmo e l'ho visto con interesse. Non posso che accoglierlo bene. Nella Juve abbiamo aperto cicli con allenatori non di prim'ordine che però avevano voglia di fare bene, idee e fame di vittorie. Questa è la nostra storia degli ultimi 50 anni”.

Nel podcast l'intervento integrale