Giuntoli "vede" la Juve e proverà a portarsi Spalletti se Allegri dovesse salutare. Ecco gli scenari.

Giuntoli "vede" la Juve e proverà a portarsi Spalletti se Allegri dovesse salutare. Ecco gli scenari.TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 19 maggio 2023, 13:40Altre notizie
di Vincenzo Marangio

Come sempre accade, il giorno dopo il fallimento di una stagione partono bilanci e grandi manovre. Le pianificazioni in casa Juventus, tuttavia, sono particolarmente complicate visto il quadro della situazione che vede il club ancora in attesa dei verdetti definitivi del caso plusvalenze e manovra stipendi, senza contare i procedimenti Uefa ancora in corso. Nella migliore delle ipotesi la Juventus potrebbe giocare l'Europa League, nella peggiore, e al momento, più realistica ipotesi sarà per un anno senza coppe con la possibilità di resettare tutto e ricostruire dalle fondamenta.

Il lavoro, come vi raccontiamo da tempo, passerà per le sapienti mani di Cristiano Giuntoli, il ds che ha portato il Napoli a vincere lo scudetto 33 anni dopo quello di Maradona. Uomo giusto per la ricostruzione grazie alla sua grande competenza nella gestione societaria e alla sua squadra di scout sparsa per il mondo alla ricerca di talenti a basso costo ma a rendimento garantito. Esattamente ciò che serve alla Juventus. Giuntoli dovrebbe lasciare a Napoli sia Mantovani che Micheli che De Laurentiis non farebbe partire, ma porterà con sè Giuseppe Pompilio in qualità di suo vice e di capo scouting. Operazione resa possibile intanto dalla grande voglia dell'ormai ex ds del Napoli di andare a lavorare per il club bianconero, e anche dai difficilissimi rapporti con il presidente del Napoli. Rapporti complicati che il patron partenopeo ha avuto da tempo anche con lo stesso Spalletti con il quale sta per rompere ogni rapporto. Ci arriveremo.

La stagione del Napoli è stata tutto un equilibrio sopra la follia, come direbbe Vasco Rossi, il club aveva trovato l'alchimia giusta: grande feeling tra Giuntoli e Spalletti nella scelta di mandare via campioni "scomodi" come Insigne e Mertens e volontà di puntare sui pezzi pregiati della lista del ds, tutti giocatori funzionali all'idea di gioco del tecnico toscano e pronti a lasciargli il ruolo di leadership dello spogliatoio. Dall'altra parte il presidente De Laurentiis: vanitoso, accentratore che aveva rotto i rapporti con Spalletti già ad inizio stagione, tanto da chiedere a Giuntoli di cercare un altro allenatore, tanto che De Zerbi era vicinissimo al club partenopeo. Poi arrivò una tregua tra le parti, mediata dallo stesso ds del Napoli, e la volontà di vedere se si poteva puntare allo scudetto approfittando di una stagione anomala con un Mondiale nel bel mezzo della stagione. L'equilibrio nato subito e che si perpetuava di partita in partita, ha messo le tre parti, Spalletti, Giuntoli e De Laurentiis a "collaborare", accettando ognuno l'indolenza verso l'altro per il bene di un progetto che avrebbe potuto portare allo scudetto. E così è stato. Quante volte avete sentito sinceri complimenti di De Laurentiis a Spalletti e Giuntoli? Raramente, forse mai. Per non parlare della strana mossa del presidente del Napoli di seguire dal centro del Maradona la partita scudetto di Udine dove, invece, Spalletti e Giuntoli celebravano lo scudetto con un lungo abbraccio. Anche da lì, poche o nessuna parola per De Laurentiis. Una volta centrato l'obiettivo, i tre si sono finalmente mossi dalle proprie posizioni, si sono affrontati e hanno trovato immediatamente punti di rottura. Fino ad un addio ormai inevitabile.

Giuntoli è già pronto da tempo a sottoscrivere un contratto con la Juventus. Sarà lui l'uomo incaricato di ricostruire dalle basi il progetto della nuova Juventus, con o senza le coppe, con o senza i campioni. E attenzione a Spalletti che sarà il primo nome che Giuntoli proverà a proporre al club bianconero qualora lo stesso trovi un accordo di buonuscita con Allegri. Il tecnico livornese ad ora non ci pensa a lasciare la panchina ma, qualora la Juventus gli chiedesse di trovare un accordo d'uscita, non s'opporrebbe. A quel punto potrebbe andare in essere un Giuntoli-Spalletti bis ma in chiave bianconera. Sia chiaro, mentre su Giuntoli siamo pronti a sbilanciarci, su Spalletti ci affidiamo al condizionale. Del resto, proprio l'alleanza sulle idee di mercato di inizio stagione al Napoli è indice di una formula che potrebbe funzionare anche alla Juventus. Qualora il club fosse costretto a non trattenere Di Maria, Vlahovic, Cuadrado e chissà chi altro, potrebbe ricostruire un concetto di squadra con l'allenatore al centro del progetto per provare a bissare il capolavoro fatto a Napoli anche per dimostrare a De Laurentiis che non è stato lui l'artefice vero della vittoria dello scudetto del Napoli.