Gli esami per la Juve sono appena iniziati. Ma chi esamina il Var?

Una meravigliosa boccata d’ossigeno. Finalmente una notte importante, una notte da Juventus, una notte in cui si è tornati tutti assieme a esultare a gioire per una vittoria che  potrebbe voler dire tanto nell’ottica della stagione.  Il primo scontro diretto portato a casa coincide con il quarto successo consecutivo, oltretutto senza prendere gol, e con la consacrazione di Niccolò Fagioli, gara di grande sostanza condita dalla rete che ha di fatto chiuso la partita. In realtà la partita si sarebbe già dovuta chiudere prima, ma causa Var si è dovuto attendere qualche minuto in più. 

Il gol annullato a Danilo ha del comico, si è andati a vivisezionare un’azione che al massimo avrebbe dovuto portare al calcio di rigore per la Juve. Odio parlare degli arbitri, ma quello che sta accadendo nei confronti dei bianconeri è assurdo: ricordate il rigore non dato contro la Roma? La famosa “palla” inaspettata, ricordate il gol annullato sempre contro la Roma per un fallo di mano di Locatelli? Ricordate la telecamera mancante che ci è costata due punti con la Salernitana? Ricordate il fallo su Cuadrado che dà il via alla rete del Milan? Tutte casualità? Oggi vogliamo essere buoni, o forse ingenui e diciamo di si, ma si potrebbe anche dire che tre indizi fanno una prova..

I segnali arrivati dalla sfida con l’Inter sono importanti: intanto il modulo, un 352 con il quale la Juve sembra trovarsi bene. Bremer è tornato nel suo ruolo, ma soprattutto Kostic devastante a tutta fascia. In realtà questo lo si doveva sapere dal momento in cui si è deciso di acquistarlo, il serbo perde molto nel 433 perché ha bisogno di campo. Un modulo che al momento deve diventare la base, nonostante la squadra sia stata pensata per ben altre situazioni. La domanda sorge spontanea: con tutti a disposizione come si può convivere con il 352? Chiesa potrebbe andare a fare la seconda punta alle spalle di Vlahovic, alternandosi con Di Maria, Cuadrado dovrebbe trovare un sostituto o un’alternativa nel mercato di gennaio, mentre a centrocampo Allegri avrebbe a disposizione diverse soluzioni. Certamente le gerarchie nel reparto mediano potranno e forse dovranno essere riviste. Oggi siamo di fronte ad un giocatore, Fagioli, che non può e non deve essere messo da parte, cosi come Miretti dovrà essere accompagnato nel suo percorso di crescita. I vari McKennie, Paredes e lo stesso Pogba avranno uno stimolo in più per guadagnarsi il posti in squadra  

Fortunatamente la pausa mondiale, unica nota lieta di una competizione folle, darà la possibilità ad Allegri e al suo staff di studiare bene la situazione, provando ad ipotizzare una squadra finalmente al completo. Non dimentichiamo però le parole pronunciate dalla dirigenza juventina riguardo alle riflessioni sui tanti infortuni. Ci auguriamo che alle parole possano seguire i fatti, perchè lasciare tutto immutato sarebbe un rischio fortissimo.

Da gennaio si dovrà competere per due traguardi, campionato e Europa League, con il sorteggio che ci ha regalato il Nantes, dove giocare la domenica e il giovedì richiederà l’apporto di tutti, e soprattutto di giocatori non perennemente a rischio infortuni. Adesso però la parola d'ordine è continuità. Ci sono ancora due partite da giocare, Verona e Lazio. Al Bentegodi dovrà essere anche invertita la statistica che ci vede fuori casa in difficoltà nelle reti segnate, appena 3,  ecco perchè giovedi sera servirà sicuramente un atteggiamento più offensivo e propositivo. La rincorsa è cominciata, guai a sentirsi superiori o superficiali. Gli esami per la Juve  sono appena iniziati, ma quelli per il Var quando inzieranno?