Il Doping finanziario di Milano

Il Doping finanziario di Milano
sabato 23 marzo 2024, 08:56Editoriale
di Claudio Zuliani

Settecento milioni di motivi per interessarsi ad una vicenda societaria. Una montagna di soldi che Zhang deve restituire tra banche cinesi e fondi che non gliene vogliono, giustamente, più prestare. Ma a noi che ci importa, direte voi. E no, ci deve importare e molto. Perché la Juventus che vince e spende viene spiata ed intercettata per trovare qualcosa per affossarla. Quel qualcosa riguarda il bilancio che la famiglia Elkann-Agnelli, a differenza di quella Zhang, ha ripianato a suon di aumenti di capitale con i soldi degli azionisti (Exor sfiora il 70%). Quel bilancio che necessitava di plusvalenze per poter reggere e spostare più avanti il problema.

Quelle plusvalenze, lecite, che hanno portato la procura sportiva a condannare la Juve in Italia e di conseguenza in Europa. A Milano si continuano ad incensare i dirigenti che hanno consentito alla squadra d’essere competitiva nonostante i problemi della proprietà. Ma come ha fatto la dirigenza a spendere per acquistare i calciatori in questi anni? Con la stessa metodologia juventina. Ricordate i titoloni di giornale su Ausilio, il mago delle plusvalenze? E non ci sono calciatori ben valutati ed altri iper-valutati come hanno dimostrato poi i tribunali interessati archiviando le carte. Quei dirigenti nerazzurri che ora vivono in spending review, nel passato, i calciatori li hanno strapagati e hanno portato ad un bilancio in negativo di centinaia di milioni nell’ultimo quinquennio. E dunque come mai la procura non è interessata a quanto accade nel milanese, come mai il giornale sportivo più letto d’Italia non è interessato a titoli, articoli ed approfondimenti, come mai non si parla più di doping finanziario?