Ripartire da spirito, compattezza e gioventù anche nel Derby d’Italia

Ripartire da spirito, compattezza e gioventù anche nel Derby d’ItaliaTUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 4 novembre 2022, 00:00Editoriale
di Franco Leonetti

Perdere non può mai far sorridere o soddisfare, a maggior ragione dopo un girone di Champions letteralmente disastroso. Juve terza nel raggruppamento, retrocessa agli spareggi di Europa League, ad agosto si sarebbero sprecate ironie e battute, invece è tutto vero, purtroppo. E analisi su questo fallimento andranno fatte da tutte le componenti Juventus a breve, magari nella pausa per i mondiali, incluso un focus preciso e spietato sull’ecatombe di infortuni che hanno bersagliato la rosa,  privando la squadra di pedine cardine, che in estate avrebbero dovuto rappresentare i piloni di cemento armato attorno ai quali costruire e crescere. Ma la sconfitta casalinga contro il Psg non può celare, anche se più di qualcuno ci ha provato ampiamente, la miglior prestazione della stagione dei bianconeri, che nonostante ben 13 assenze, hanno sviluppato sul campo una performance buona, con tanti segnali di risveglio e di ripresa.

Una Juve affamata, con lo spirito giusto e la concentrazione feroce che troppe volte abbiamo visto come assente ingiustificata, un’iniezione di gioventù che ha sorretto la squadra e l'ha trasformata. Una Juve aggressiva sempre, anche intelligente nel saper accettare il palleggio superiore di una corazzata come quella parigina, una mediana ben assortita con prove maiuscole e luccicanti di Fagioli e Locatelli, i migliori in campo, un generoso Miretti che deve aggiustare la mira in fase di conclusione, ma va sottolineato che tutti gli interpreti hanno dato prova di se e della loro voglia di tornare in alto. Un’inquadratura stretta, nel secondo tempo, ha svelato la carica e la vis agonistica dipinte sul volto di Federico Gatti che due anni fa queste gare le vedeva in tv o le giocava alla play; tradotto: fame e spirito. Il vento può e deve cambiare e il cuscinetto di giovani virgulti di qualità e classe, pare essere la chiave per svoltare, ora però arriva la vera riprova, con l’Inter domenica sera: necessaria la continuità di prestazione, di spirito e una ulteriore dimostrazione da squadra viva e vogliosa di rimontare.

Contro i nerazzurri la Juventus dovrà mutare tattica, la squadra di Simone Inzaghi è fisica e tosta, ma questo sarà compito di Allegri e della sua lavagna tattica. Ultima considerazione, al minuto 73 il cuore pulsante dello Stadium ha avuto un extrasistole squassante, Federico Chiesa è tornato in campo e lo ha fatto con prontezza, corsa, foga e voglia, lasciando negli spogliatoi timori e brutti pensieri che, dopo una lunga pausa obbligata come la sua, proliferano come spettri ombrosi. Per domenica sono previsti i recuperi di tre calibri da novanta come Vlahovic, Di Maria e Bremer, motivo in più per mettere in campo una prestazione da Juve Vera, come quella che abbiamo avuto il piacere di osservare, finalmente, contro Verratti e soci.