Il grigio prende prepotentemente il posto del bianconero...

Il grigio prende prepotentemente il posto del bianconero...TUTTOmercatoWEB.com
Capitani, orgoglio e passione
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 14 dicembre 2021, 09:45Opinionista per un giorno
di Roberto De Frede
Com’è triste Venezia! Un amaro pareggio che ha il sapore della sconfitta! L'ennesima "nonvittoria" che mette paura ai tifosi juventini.

Parafrasando il grande chansonnier Aznavour, Troppo triste, Venezia Se non si vince più! Sembra proprio che l’amore per la vittoria sia ormai un’entità astratta, troppo lontana dal salotto elegante di Madama. Che tristezza scrivere che la Juventus non splende più di quei colori che l’hanno resa leggendaria in ogni angolo del mondo: il bianco e il nero hanno ceduto il passo al grigio.

Nello stadio intitolato ad un aviatore, la Vecchia Signora non ha spiccato il volo, presentandosi incerta, indefinita, ambigua, vaga, confusa nell'aspetto e nel carattere, proprio come quel “non colore” delle infernali maligne piagge dantesche. Contro i lagunari doveva arrivare una vittoria per continuare quella sottile linea positiva che stava regalando un orizzonte più roseo, dopo un inizio di campionato sceneggiato da Dario Argento. Ma nel calcio per vincere non basta semplicemente essere tesserati; bisogna sudare, sputare sangue, scendere in campo con gli occhi della tigre, con un unico obiettivo, andare su tutti i palloni, essere sul pezzo per novanta minuti, e portare i tre punti a casa. Comandamenti ormai dimenticati. Certo la sconfitta è pur contemplata nel gioco, ma solo quella patita con onore. La garra uruguagia dovrebbe a tal proposito insegnare molto. È vero, a Venezia la Juventus non ha perso, ha pareggiato; ma pareggiare senz’anima è una disfatta dolorosissima. La paura che questo leit motiv, questo andamento lento diventi la norma prende sempre più corpo. Nel calcio, figuriamoci, giocare bene a volte non basta. È indispensabile farlo profondamente, e la Juventus deve ricominciare a farlo. Il suo DNA glielo impone. I tifosi non aspettano altro.

A proposito, siamo tra le prime sedici d’Europa, il sorteggio per il duello degli ottavi di finale di Coppa dei Campioni ha dato il suo responso, dopo uno scambio erroneo di palline. Ci aspetta al Madrigal la squadra nomata El submarino amarillo! Sorteggio fortunato o sfortunato? Ce lo diranno i nostri eroi a marzo, dopo aver ripassato per bene la lezione su come scendere in campo, tenendo fermo nella mente che esiste sempre un momento, un istante in cui il talento incontra l'opportunità. È quello l’attimo fortunato che bisogna cogliere, nello sport come nella vita. Che l’orgoglio e la voglia di vincere bianconera ritornino prepotenti a cancellare per sempre, una volta per tutte, questo nuvoloso, nebbioso e stonato grigio.