Juve, nuova linea sugli esuberi: nessun emarginato, il gruppo prima di tutto

Juve, nuova linea sugli esuberi: nessun emarginato, il gruppo prima di tuttoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 00:00Primo piano
di Nerino Stravato
Cambio netto di rotta alla Juventus nella gestione degli esuberi: archiviata l’epoca delle esclusioni forzate e dei bracci di ferro con giocatori e procuratori, la nuova dirigenza targata Comolli, con Modesto e Chiellini al fianco e Igor Tudor in panchina, ha scelto un approccio completamente diverso rispetto alla passata gestione Giuntoli-Motta. La filosofia è chiara: tutti in gruppo, nessuno messo fuori rosa, nemmeno chi è sul mercato. Una scelta che nasce sì dal rispetto per il calciatore e per la maglia, ma che ha anche profonde radici strategiche. Emarginare un giocatore equivale a dichiararlo pubblicamente cedibile e quindi a perdere potere contrattuale: chi compra forza sul prezzo, l’agente ha gioco facile nel far leva sul trattamento ricevuto dal suo assistito e il rischio è quello di trasformare ogni cessione in una resa. Tenere tutti coinvolti invece mantiene alta la valutazione economica, evita tensioni interne e tutela l’immagine del club, riducendo al minimo i malumori. Certo, esiste il rovescio della medaglia: un gruppo troppo folto può creare difficoltà nella gestione quotidiana, soprattutto in fase di preparazione tattica, e chi è in uscita potrebbe sentirsi abbastanza a suo agio da rifiutare eventuali offerte. Ma la Juventus ha deciso che questo è un rischio calcolato, accettabile, soprattutto se paragonato agli effetti collaterali e ai danni d’immagine del vecchio metodo. La linea è tracciata: la Juve decide il prezzo, non si fa ricattare, ma non rinnega i propri uomini.