La Juve sempre più di Spalletti: gioco e mentalità vincente
"Il leone mette la sua forza anche con un topolino". Parole e musica di Luciano Spalletti.Tradotto: la Juve deve essere al top anche contro avversari più deboli e possibilmente ammazzare le partire il prima possibile. Si capisce anche da queste dichiarazioni lo standard di un allenatore, come ha sottolineato nel post Udinese Kalulu. Ovviamente una mentalità da trasferire alla squadra. I friulani certamente, non erano avversari irresistibili. Anzi, tutt'altro. Peraltro si sono presentati allo Stadium senza particolari pretese, assumendo un atteggiamento rinunciatario. Come se la Coppa Italia fosse un intralcio. Possesso palla 60% della Signora, 11 tiri a 4. Insomma, anche le statistiche sono indicative.
A prescindere dai dati, la Juve deve crescere sotto l'aspetto mentale. E' un tasto su cui sta battendo Spalletti sin dal primo giorno in cui è sbarcato alla Continassa. Qualche segnale si sta vedendo, lo ha detto lo stesso allenatore toscano, parlando di una squadra meno preoccupata, più tranquilla anche nella gestione di alcune fasi di gioco. Ma guai a "sedersi". Bisogna crescere ulteriormente sotto questo aspetto. Soprattutto contro avversari più forti. A proposito, la prova d'appello arriva subito. E che prova. Domenica sera allo stadio Maradona la Juve sarà ospite del Napoli di Conte. Prima da ex di Spalletti dopo lo scudetto regalato ai partenopei tre anni fa anni fa. Con tanto di tatuaggio sul braccio.
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