Mpasinkatu a RBN: "Chiesa è il top player del calcio italiano. Troppi assenti in Juve-Inter? Non conta..."

Il pomeriggio di "Cose di Calcio" si chiude con la presenza di un grande amico di Radio Bianconera. Il DS ha chiuso la carrellata di ospiti della predetta trasmissione, condotta da Antonio Paolino. Di seguito, rendiamo note le parole dell'addetto ai lavori, che ha elogiato pubblicamente Federico Chiesa, vero uomo chiave della Nazionale e di una Juventus in attesa di ospitare l'Inter all'Allianz Stadium. Questa sfida sarà importante anche per un altro giocatore in particolare, ormai a secco da troppo tempo: Dusan Vlahovic vuole tornare a far bene e proverà a sfruttare la recente qualificazione della Serbia agli Europei per giocare un campionato di tutt'altro tenore. Di seguito, proponiamo le sue riflessioni:

CHIESA "TOP PLAYER" ITALIANO - "Nazionale? Il top player, quando è in forma, si chiama Federico Chiesa. Quando sta bene, è il miglior giocatore italiano che abbiamo. In Nazionale, Spalletti ha esordito che il nostro Sinner è Chiesa. Allegri lo utilizza in maniera diversa rispetto a Spalletti. Io ho sempre detto che Chiesa renda meglio da esterno che da seconda punta pura. Da esterno gioca da otto, mentre da seconda punta gioca da nove e questo punto fa la differenza...".

JUVE-INTER CONDIZIONATA DA ASSENZE? - "Si chiama derby d'Italia e tutti i derby sono partita a sé. Quindi esulano da risultati, condizioni delle squadre e condizioni dei giocatori. Chi entrerà in campo, venderà cara la pelle. È una partita particolare e gli allenatori lavoreranno anche per uscire con un "male minore", che potrebbe essere anche un pareggio: non vedo una partita, in cui le due squadre vorranno prendere particolari rischi. La vittoria darebbe solo vantaggi psicologici, ma non è detto che porti dei vantaggi a lungo termine. Io la vedo come una partita da pareggio".

VLAHOVIC - "Vlahovic va utilizzato di più a mio avviso. Ma Kean è in forma, anche se non sta segnando. Dusan arriva dalla qualificazione agli Europei con la Serbia e questo potrebbe dare quella spinta emotiva in più a questo calciatore. Un giocatore della sua età e del suo livello deve giocare anche per non disperdere il suo livello. Se un domani, la Juventus dovesse sacrificarlo, non potrebbe chiedere tanto, se non lo sfrutta spesso".