Zappella: ''Allenare la JWomen è stato magnifico. Ho allenato ragazze top player''
L'ex mister della Juventus Women Giuseppe Zeppella, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Pueblo Juve al margine della Academy bianconera a Houston.
''Ringrazio la Juventus per avermi dato l'opportunità di allenare le Women. Innanzitutto ha arricchito il mio bagaglio da allenatore. Oggi il calcio femminile si sta sviluppando in maniera importante e veloce in tutto il mondo. Anche l’Italia cerca di tenere il passo. La Juve è stata apripista in questo senso. È stata un’esperienza magnifica. Ho allenato delle ragazze che sono top player. Gestire una squadra femminile è diverso dal maschile. Volevo fare questa esperienza e sono grato alla Juve di avermi dato questa opportunità. Anche la Juventus ha bisogno di competitors: la Roma è già arrivata. Ci sono Fiorentina, Inter, Milan, Sassuolo. Oggi il Como ha una proprietà forte. Oggi il campionato è di buon livello. È chiaro che più ci sono squadre di buon livello più si alza il livello del campionato e sei attrattivo per le giocatrici straniere che vengono in Italia per alzare la qualità del gioco. ll calcio femminile negli USA è partito molto prima che in Italia. Oggi loro sono molto più avanti grazie anche ai college i ragazzi praticano sport ad alto livello già da piccoli. Negli USA hanno una quantità di ragazze che giocano a calcio che in Italia ci possiamo solo sognare. Loro possono lavorare su profili di atlete già formate per farle diventare calciatrici. In Italia ci sono meno ragazze che giocano e quindi devi sperare che qualcuna abbia delle attitudini per il calcio praticamente spiccate. In questo momento bisogna cercare di dare alle ragazze gli stessi strumenti che hanno i maschi. Loro fino a 12 anni possono giocare con i maschi, dopo diventa più difficile perché le accademie possono essere molto lontane da casa e i genitori non riescono a supportarle. La vecchia generazione di calciatrici come Girelli, Gama, Rosucci hanno iniziato a giocare in Prima Squadra molto presto e magari avrebbero avuto bisogno di un processo diverso. Quello che oggi la Juve garantisce attraverso Under 15, 16, 17, 19. Le ragazze completano così un processo in maniera più idonea''.
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