Il dott. Brozzi: "Pogba, escludo che abbia assunto volontariamente questa sostanza ma ci vuole più attenzione"

Il caso Pogba dopo la positività al testosterone fa ancora parlare a 24 ore dalla notizia. E a Sportitalia è intervenuto in merito il dottor Mario Brozzi, ex medico sociale della Roma che ha lavorato anche al Milan, che è stato chiaro: "E' assolutamente da escludere che un atleta dell'importanza di Pogba possa avere assunto volontariamente questa sostanza. Il più delle volte sono errori, legati ad un momento di superficialità che purtroppo poi naturalmente vengono sanzionati. Vi prego di credere che nessun medico e nessun atleta che calchi i campi da gioco può pensare o desiderare di assumere volontariamente una sostanza per aumentare le sue prestazioni".
Poi ha aggiunto: "Purtroppo in commercio ci sono molti integratori sui quali non viene esposto nel bugiardino la presenza di queste sostanze. Perché in alcuni Paesi tutto ciò che è disperso in percentuale inferiore al 2-3% può non essere indicato nel foglietto illustrativo. Di conseguenza magari, come si dice a Roma: il 'momento del fesso' capita un po' a tutti nella vita. Si legge, si vede che non ci sono controindicazioni, magari l'amico lo prende e si è sentito bene ed anche noi facciamo ricorso a queste sostanze".
Dunque una svista del calciatore, secondo il dott. Brozzi: "Ci vuole maggiore attenzione: probabilmente se il ragazzo ne avesse parlato con i suoi medici - peraltro lo staff lo conosco perfettamente per la loro preparazione, bravura ed integrità morale - tutto questo non sarebbe successo. Dobbiamo solo educare meglio questi ragazzi a fare molta attenzione. Perché poi ogni volta che ci sono questi casi si scatena il canto delle sibille e si alimentano nubi oscure sul movimento italiano che è tra i più tutelati e controllati al mondo".
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