Il Rosa della Juventus: Un Colore tra Origini e Ritorni

Il Rosa della Juventus: Un Colore tra Origini e Ritorni
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di Nerino Stravato
La storia della Juventus inizia nel 1897 con una maglia rosa pallido e una cravatta nera, scelta più per necessità che per stile: era il tessuto più facile da reperire. Quel colore, così lontano dall’immaginario odierno, accompagnò i primi passi della squadra fino al 1903. Fu allora che, a causa dell’usura delle divise e di una spedizione andata “storta”, arrivarono per errore dall’Inghilterra delle maglie a strisce bianconere, ispirate a quelle del Notts County. Piacquero talmente tanto che la Juventus decise di adottarle definitivamente. Ma il rosa non sparì mai davvero. Riapparve nel 1997 per celebrare il centenario con una divisa speciale che rendeva omaggio alle origini. Nel 2011/12 la Juventus lo riportò con coraggio in campo con una maglia da trasferta rosa acceso, segnata da una grande stella nera sul petto: un simbolo forte in una stagione che avrebbe segnato l'inizio di un nuovo ciclo vincente. Nel 2015/16 il rosa divenne di nuovo protagonista nella seconda maglia, sobria ed elegante. Poi nel 2019/20 tornò in una veste più discreta, come sottile linea divisoria tra bianco e nero nella maglia casalinga. Nel 2023, ispirata ai riflessi del Monte Rosa, la seconda maglia presentava strisce orizzontali rosa e grigie su fondo bianco. Un anno dopo, nel 2024, il rosa scorreva lungo i fianchi di una divisa gialla. E ora, nel 2025, quel colore torna ancora: domenica sera contro l’Udinese la Juventus indosserà per la prima volta la nuova maglia 2025/26, dove il rosa si intreccia di nuovo con le strisce bianconere. Non solo un omaggio alle origini, ma il segno che certe storie, certi simboli, non smettono mai di tornare.