Juve, che batosta! Solo Yildiz è da Champions, il resto è un cantiere

Contro il Manchester City affiorano tutte le incertezze di una Juventus ancora in costruzione. Nessuna idea chiara, troppi interrogativi. L’unico a salvarsi, almeno sotto il profilo tecnico, è Yildiz. Il resto è ancora da disegnare. Delle squadre di Tudor si può dire molto, ma mai che non avessero un’identità. Un’idea, anche grezza, anche scontrosa, ma riconoscibile. Qui, invece, l’impressione è che si navighi a vista. Non per colpa, forse per ritardo. Di preparazione, di comprensione, di amalgama.
Contro il Manchester City – che continua a giocare a memoria come un quartetto d’archi – la Juventus ha mostrato tutti i limiti di un gruppo che ancora non sa chi è. E soprattutto, cosa vuole diventare. Il paragone tecnico è impietoso, ma inevitabile: un’altra categoria. In certi momenti, persino un altro sport. Eppure, qualcosa (o qualcuno) si salva. Kenan Yildiz, ad esempio. Ha tocco, ha visione, ha coraggio. Non sfigura, nonostante il contesto. Non è poco, anzi. È un punto da cui (forse) ripartire. Per il resto, l’impressione è quella di un cantiere ancora senza cartello. Si lavora, sì. Ma il progetto non è esposto. E i tifosi, per ora, guardano da dietro le transenne. In attesa.
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