Mondiale per Club, Manchester City-Juventus 5-2: sconfitta pesante ma un piccolo segnale nel finale

Serata difficile per la Juventus al Mondiale per Club, dove i bianconeri escono sconfitti con un netto 5-2 contro il Manchester City, macchina da gioco oliata da Pep Guardiola. Una partita che ha mostrato, in modo chiaro, la differenza tecnica e fisica tra le due squadre, ma che nel finale ha regalato almeno un segnale di orgoglio e carattere da parte dei ragazzi di Tudor.
La Juve ha provato a giocarsela nei primi venti minuti, mostrando coraggio e personalità contro un avversario che, si sapeva, avrebbe concesso poco la palla. Dopo il momentaneo pareggio bianconero firmato da Koopmeiners, sembrava potersi riaprire qualcosa, ma proprio nel momento migliore è arrivato l’episodio che ha cambiato la partita: l’autogol sfortunato di Kalulu ha portato il City sul 2-1 e da lì in poi è iniziato un monologo inglese.
Guardiola e i suoi hanno preso in mano il pallino del gioco senza più mollarlo. Possesso palla, ritmi alti, giocate da fuoriclasse e una Juve che ha dovuto rincorrere per larghi tratti, con difficoltà evidenti nel reggere l’urto, soprattutto a centrocampo e sulle fasce. Il 5-1 maturato a metà ripresa fotografava la superiorità dei Citizens, ma, quando tutto sembrava poter crollare definitivamente, è arrivato un segnale che va sottolineato.
Nel finale, Yildiz ha illuminato la scena con un assist perfetto per Vlahovic, che ha firmato il 5-2. Un gol che non cambia ovviamente il senso della partita, ma che racconta di una squadra che, nonostante la serata complicatissima, non ha mollato psicologicamente e ha avuto il merito di non lasciarsi travolgere fino al punto di imbarcare un passivo umiliante. Piccole cose, ma importanti in un percorso di crescita che passa anche da partite dure come queste.
Ora testa bassa e subito al lavoro, perché martedì sarà già tempo di ottavi di finale. In attesa di conoscere il nome dell’avversario, servirà recuperare le energie, lavorare sugli errori e ritrovare compattezza. Questo Mondiale per Club ha mostrato quanto sia alta l’asticella, ma ha anche ricordato che la Juve è tornata a competere tra le grandi. E ogni minuto giocato in queste sfide serve per costruire il futuro.
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