Juve U20, 2-2 col Legia Varsavia nel primo test stagionale. Buon esordio per mister Padoin

Prima uscita ufficiale della nuova stagione e prime risposte positive per la Juventus Under 20, che ha affrontato in amichevole il Legia Varsavia U20 chiudendo sul 2-2 una sfida intensa e ricca di spunti. In panchina, Simone Padoin al debutto assoluto da tecnico della Primavera bianconera, subito alle prese con il suo primo test sul campo dell’Allianz Training Center di Vinovo. "Sono soddisfatto, soprattutto per l’atteggiamento", ha dichiarato l'alenatore a fine gara. "Nonostante fossimo sotto 2-0, i ragazzi non si sono disuniti e hanno reagito con carattere. È la mentalità che mi interessa: quella farà la differenza".
Padoin è rimasto contento anche del gioco espresso dalla squadra: "A tratti ho visto anche buone trame di gioco; i ragazzi hanno cercato di mettere in pratica quanto visto in questi primi allenamenti, ma ripeto che ciò che mi è piaciuto di più è stato lo spirito avuto dai miei giocatori. Alla lunga sono convinto che sarà proprio questo a fare la differenza."
Juventus Under 20 - Legia Varsavia U20, la partita
Parte forte la Juve che al 7' conquista un calcio di rigore grazie a Merola, servito da un’ottima imbucata di Sosna, ma il portiere ospite intuisce il tiro del numero 10 e respinge in angolo. Il Legia punisce subito: al 10' trova l’1-0 sugli sviluppi di un corner, e al 13' raddoppia approfittando di un errore in retropassaggio, con Mizera abile a rubare palla e battere Nava per lo 0-2.
Ma la reazione bianconera è immediata e guidata da un ispirato Merola, che al 18’ serve a Biggi un assist perfetto per l’1-2. Tre minuti più tardi arriva il pari: conclusione di Merola, respinta del portiere e tap-in vincente di Sosna, per il 2-2. Il Legia prova a tornare avanti, ma Nava è decisivo con due interventi che evitano guai: uno su colpo di testa destinato all’incrocio, l’altro su un tiro ravvicinato. Si va al riposo in parità.
Nella ripresa la Juve continua a spingere. Nei primi cinque minuti Sosna e Elimoghale sfiorano il sorpasso, con quest’ultimo che tenta un pallonetto che esce di poco. Poi spazio alle rotazioni: Padoin cambia diversi interpreti per far ruotare la rosa e dare minuti a chi finora aveva osservato dalla panchina. Protagonisti anche i subentrati: Djahl si rende pericoloso con un rasoterra respinto nei pressi della linea e Sylla raccoglie la ribattuta ma manda alto di un soffio. Il forcing finale non produce altri gol: il triplice fischio sancisce un pareggio utile e ben giocato.
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