Juventus tra conti in ordine e Champions: il rilancio passa dal campo
I segnali di svolta per la Juventus non mancano, scrive oggi La Gazzetta dello Sport. Nell’ultima stagione, il deficit è sceso a 58 milioni, contro i 199 milioni dell’anno precedente, mentre negli ultimi cinque anni i costi della rosa sono stati ridotti di circa 150 milioni tra stipendi e ammortamenti. Il nuovo CEO Damien Comolli ha chiarito che non sono previsti ulteriori tagli strutturali, eccezion fatta per l’ingaggio di Vlahovic, puntando invece su una strategia di aumento dei ricavi. Il business plan aggiornato mira al break-even e alla generazione di cassa entro il 2026-27, un obiettivo ambizioso ma realistico se accompagnato da risultati sportivi adeguati.
Ed è proprio il campo a dettare la linea. La qualificazione alla Champions League resta fondamentale per il rilancio economico: Luciano Spalletti dovrà valorizzare la rosa e centrare l’obiettivo minimo fissato dalla società, ossia un piazzamento tra le prime quattro della Serie A e la partecipazione costante alla massima competizione europea, vera ancora di salvezza finanziaria. Tra conti in ordine e ambizioni sportive, la Juventus conferma il suo ruolo di brand globale con fondamenta solide. Il risveglio del gigante, però, dipenderà da ciò che accade sul prato: una stagione convincente può trasformare la strategia economica in un successo tangibile, mentre ogni passo falso rischia di rallentare la marcia verso la piena stabilità.
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