La Russa: "Il calcio italiano deve aiutarsi da solo, prima di tutto"

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di Daniele Petroselli

Ignazio La Russa, presidente del Senato è intervenuto a Sportitalia e ha parlato anche della situazione del calcio italiano: "Se la politica intervenisse nel calcio come dice lei sarebbe un entrare a gamba tesa. Io più volte ho sentito come l’autonomia del mondo sportivo vada preservata e aiutata, io credo che il mondo del calcio debba aiutarsi prima di tutto. Aiutati che dio ti aiuta. Poi quando hai fatto uno sforzo chiedi qualche norma che ti possa aiutare ma sperare che la politica aggiusti il mondo dello sport o del calcio. Non ha funzionato con il Coni. Credo che non dobbiamo aspettarci che sia la politica a metterci le pezze, credo che la Federazione è la Lega. Io per esempio ho detto, vogliamo studiare la possibilità di consentire che ogni squadra tesseri quanti stranieri vuole, per lo meno europei ma obbligare a schierare sempre in campo almeno 4-5-6 italiani. Si può fare? Secondo me tecnicamente si può fare. Vogliamo provare anziché avere 3 gironi in Serie C ad averne 2 e garantire che le squadre che partecipano possano iscriversi. Lo può fare la Federazione anche senza la politica. Poi magari dice alla politica mi aiuti sulla tassazione e questo li avete ragione si può ragionare".

E ha concluso dicendo: "La politica interverrà quando il mondo del calcio si è già regolato da solo. Altrimenti avrebbe le critiche al contrario. Stai intervenendo dove non ti spetta. Il governo non può dire non ci sono più 3 gironi di Serie C. Il governo può avere un’interlocuzione di domanda, un’interlocuzione con il ministro dello sport di interesse, su questo insisterò sempre. Una cosa l’interlocuzione un’altra è prendere le decisioni per il mondo dello sport. Non è detto che finirebbe meglio oltretutto, perché non è detto che la politica farebbe scelte migliori, chi lo sa".