Longari sul caso scommesse: "E meno male che nella pausa ci si annoia..."

"E meno male che nella pausa ci si annoia... Se solitamente la sosta del campionato viene identificata come un periodo nel quale si tirano le somme rispetto a quello che è successo fino ad allora, magari cercando di impostare quello che potrebbe accadere nel futuro anteriore, gli ultimi sette giorni sono stati vissuti ad altissima velocità. Un ritmo talmente incessante e pericoloso, da far sfiorare lo schianto a chiunque si sia trovato coinvolto nella cronaca calcistica delle ultime ore. Si rischia di essere superati dagli eventi nel caso scommesse che sta inevitabilmente catalizzando l'attenzione Nazionale da 48 ore a questa parte". A scriverlo nel suo editoriale su Sportitalia Gianluigi Longari, dove è tornato sul caso scommesse.
"Il garantismo resta un dogma intoccabile, beninteso, ma i fatti si sono già incaricati di confermare le precedenti indiscrezioni. La scelta della Figc di far lasciare Coverciano a Tonali e Zaniolo è una presa di posizione eloquente, alla ricerca di un chiarimento a questo punto inevitabile per dare credibilità ad un movimento che la sta perdendo un aggiornamento dopo l'altro. E senza falsi moralismi. Addentrandosi negli scivolosi meandri dei fatti, la discriminante sembra fare riferimento all'oggetto delle scommesse dei calciatori sin qui coinvolti. Se Fagioli nel suo interrogatorio ha ammesso di averlo fatto anche sulla disciplina che pratica, non è dato sapere almeno per il momento se i due azzurri abbiano fatto altrettanto una volta che accompagnati dal capo delegazione Buffon sono stati a colloquio con i rappresentanti delle Forze dell'Ordine presenti a Coverciano".
E ha concluso dicendo: "I prodromi dell'ennesimo scandalo all'italiana ci sono tutti, e non ci resta che raccontarne evoluzioni e conseguenze con la nausea ed il disgusto che ne seguirebbe in allegato se le indagini dovessero portare ad una realtà cui nessuno vuole dare materia, ma che è già nella testa di tutti gli addetti ai lavori".
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