Turci su Di Gregorio: "Deve crescere in quanto a stima e personalità, ma a me piace"

Sette gol presi in due partite non sono un campanello d'allarme (com'era stato nel momento peggiore della passato stagione quando si allontanò dalla panchina Thiago Motta) solo perchè la squadra è riuscita a farne addirittura otto. Però è normale iniziare a domandarsi cosa sia cambiato nel post stop per le Nazionali a tutto l'11 in campo, portiere in primis. La prova di ieri di Michele Di Gregorio contro il Borussia ha evidenziato come sia questo un momento di poca fortuna e lucidità per il portiere della Juventus, colpevole in particolare nell'occasione che ha portato i tedeschi sul 2-3. Un'analisi più precisa l'ha fatta Luigi Turci, ex portiere e attuale preparatore atletico, intervistato da Tuttomercatoweb.
"Partiamo dal presupposto che ho una grandissima stima di lui, ha un modo di interpretare il ruolo che mi piace tantissimo. Positivo, propositivo, partecipa a tutte le fasi. Stravedo per un portiere che poi si è fatto la gavetta partendo da lontano e che è arrivato a conquistarsi meritatamente il posto in una delle squadre più grandi al mondo. È chiaro che all'interno di questo ambiente ha necessità di crescere in quanto a carisma e personalità, ma sono convinto che nel tempo questo approccio migliorerà. Sappiamo tutti che la maglia della Juventus ha un peso specifico diverso rispetto a tante squadre. In più per anni in quella squadra c'è stato il portiere di riferimento in tutto il mondo, quindi la responsabilità è diversa...".
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