Tuttosport - Kostic, il talismano anti-Inter: ritorno al passato per il serbo?

C’è chi con certe partite sembra avere un conto aperto, un feeling che non si spiega con i numeri ma con il destino. Filip Kostic, in maglia bianconera, l’Inter l’ha già punta. Una volta servendo due palloni che diventano oro – Rabiot e Fagioli, Torino che esplode di gioia. Poi un’altra volta a San Siro, con quel sinistro che taglia il campo e il fiato, lasciando Onana fermo, sorpreso come un passante davanti a un lampo estivo.

Ora, con Cambiaso ai box, l’occasione è di nuovo lì, servita come un assist basso sul secondo palo. Il Derby d’Italia del 13 settembre non è mai una partita normale, e Tudor lo sa. “È sempre a disposizione, professionale, ha una bella gamba”, dice di lui il tecnico croato. E sembra quasi una carezza, una di quelle frasi che allenatori pragmatici come lui concedono raramente. L’Inter di Chivu arriva forte, reduce da un 5-0 al Torino che è suonato come un tamburo di guerra. Ma certi ricordi restano, e nella memoria juventina c’è ancora quell’idea che Kostic, quando vede nerazzurro, diventi qualcosa di più del giocatore solido e generoso che tutti conoscono: diventi decisivo. Per i tifosi la speranza è semplice: che quel sinistro torni a vibrare, che la fascia sinistra torni a essere un’autostrada. E che contro l’Inter, ancora una volta, Kostic sappia ritrovare il suo ruolo di talismano.