Violenze contro gli arbitri, la Slc CGIL minaccia il blocco dei campionati
"Una inaccettabile escalation": il coordinamento nazionale arbitri di calcio del sindacato Slc CGIL esprime la "più ferma indignazione" per gli ennesimi episodi di violenza nei confronti dei direttori di gara. Nelle ultime settimane, in diverse regioni d'Italia, giovani arbitri - spesso minorenni - sono stati vittime di aggressioni fisiche e verbali, in alcuni casi di gravità estrema. "Si tratta di episodi - si legge in una nota - che non possono più essere considerati fatti isolati, ma segnali inequivocabili di un fenomeno degenerato e fuori controllo. Il sindacato ha già denunciato con forza questa deriva e ha contribuito attivamente, anche durante l'iter di approvazione delle nuove norme in materia di repressione delle aggressioni agli arbitri, a proporre soluzioni e strumenti efficaci. Ma oggi, di fronte alla brutalità dei fatti, non è più sufficiente limitarsi a dichiarazioni di principio o prese di posizione dure ma sterili: è il momento di avviare un'azione concreta, visibile e determinata. È nostro obiettivo la costruzione di un percorso condiviso con tutti gli attori del sistema calcio - Federazione, leghe, associazioni arbitrali, società sportive, istituzioni e organizzazioni del mondo sportivo - in un confronto serio e risolutivo. È tempo di "sedersi tutti intorno ad un tavolo" e mettere fine a questa scia inaccettabile di violenza.
Ma non intendiamo attendere la prossima aggressione e qualora non si registrino interventi immediati e incisivi". Slc CGIL avvierà iniziative di mobilitazione che potranno arrivare anche al blocco dei campionati. "Gli arbitri - conclude la nota - non possono più essere lasciati soli. Slc CGIL è pronta a fare la sua parte, con responsabilità e determinazione. Ora tocca al mondo del calcio dimostrare, con i fatti, che la tutela delle persone e il rispetto delle regole vengono prima di tutto". (ANSA)
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