Zazzaroni a RBN: "Vlahovic? Non hanno senso le parole di Comolli. E su Yildiz dico che..."
Il direttore de Il Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni è intervenuto a Radio Bianconera, durante Fuori di Juve, per parlare delle vicende della squadra allenata da Luciano Spalletti. "E' un po' di anni che la Juve non vince, ha fatto tre rivoluzioni ed è normale che ci siano ancora dubbi. Era partito con Tudor quest'anno, dopo 10 partite si trova con Spalletti. E' normale avere qualche diffidenza. Spalletti l'allenatore giusto? Cosa c'è di meglio in giro? Non lo vedo. E' una soluzione corretta, tutti pensavamo che arrivasse lui. E tanti pensavano che non sarebbe durato Tudor, perché era nata male la storia, non c'è stata una gestione lucidissima. Può trasformarsi però ancora in una stagione brillante, la squadra ha dei limiti ma verranno molti corretti da Spalletti. Scudetto? per forza può tornare, i punti ci sono. E' un campionato dove tutti possono perdere da tutte, ma se trovi continuità puoi anche divertirti. L'Inter è più avanti ma avrà le coppe. Ci può stare tutto, siamo a novembre e manca ancora tutto un campionato. Inter e Napoli teoricamente sono le più forti, ma in un campionato come questo non è detto che vinca la più forte. Vedo difficoltà in tutte".
Poi sulle parole di Comolli su Dusan Vlahovic e il contatto che ci sarà a fine stagione ha detto: "Non significa nulla quello ha detto Comolli. Andrà per forza via, i procuratori ad oggi non sono neanche seduti al tavolo, perché a pochi mesi dalla scadenza del contratto, dove poi deciderà lui, dovrebbe firmare per rimanere. Ha detto una cosa che non ha senso, non si può parlare a fine stagione con uno a scadenza". Mentre sul futuro di Kenan Yildiz ha ammesso: "E' un giocatore importante, Xabi Alonso è un suo estimatore, ma anche Guardiola e Slot. Se vuoi fare un mercato di un certo tipo e hai risorse limitate, devi fare delle riflessioni. Non vuol dire che lo venderanno, ma se c'è uno importante alla Juve, questo è il turco. E saranno fatte delle valutazioni. Può succedere di tutto. Secondo me, in un mercato come questo e in una società che parla di sostenibilità, non c'è nessuna certezza che rimanga. Il giocatore è seguito, è di grande interesse per club che hanno i soldi. Se fanno un'offerta importante, può succedere di tutto. Non ci sono tanti giocatori in giro di qualità".
Poi un commento su Comolli e Conte: "Non so ancora valutarlo. Credo che in Italia ci vogliano manager italiani, che conoscano il nostro calcio. Ha fatto tanti ruoli Comolli, però non lo so, non è una questione di essere nostalgici, ma in Italia servono persone che parlino la nostra stessa lingua in termini calcistici. Conte? Altro che dimissioni. Non prepara nessun terreno per tornare alla Juve, come non lo preparò lo scorso anno. Sento troppe fantasie in giro. Come si fa a dire una st....e del genere?".
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