Corvino: "Hjulmand è un leader nato. Vlahovic? Le critiche servono, ma oggi hanno superato ogni limite"

Corvino: "Hjulmand è un leader nato. Vlahovic? Le critiche servono, ma oggi hanno superato ogni limite"TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 09:45Calciomercato
di Fabiola Graziano

La Juventus del nuovo direttore generale Damien Comolli è al lavoro per puntellare la rosa a disposizione di mister Igor Tudor. Oltre alle uscite di lusso, come quella di Dusan Vlahovic nel caso in cui arrivasse un'offerta soddisfacente, la società bianconera è alla ricerca di profili capaci di rilanciare la squadra verso la vittoria, tra i quali c'è anche il centrocampista Morten Hjulmand. Su entrambi i profili si è soffermato anche il direttore sportivo del Lecce Pantaleo Corvino, che ha avuto modo di conoscere Vlahovic ai tempi della Fiorentina e Hjulmand in giallorosso. Queste le sue dichiarazioni rilasciate a Tuttosport:

"Hjulmand? È un ragazzo straordinario sotto tutti i punti di vista. Un leader nato. A Lecce lottiamo ogni anno per la salvezza: un traguardo che inevitabilmente richiede una certa dose di sofferenza. Capitava spesso che mi vedesse preoccupato o incazzato, e allora veniva da me a tranquillizzarmi. Mi diceva di stare tranquillo e che insieme ai compagni avrebbe risolto ogni guaio. Aveva personalità e determinazione.

Vlahovic? È un’operazione di cui vado ancora oggi orgoglioso. Quello che posso dire è che le critiche servono sempre, perché ti stimolano a migliorarti. Ma se analizzo il suo caso, mi sembra davvero esagerata la mole di rimproveri che gli sono stati rivolti. La Juve sta cercando di ricreare i presupposti per tornare a vincere, e credo che Vlahovic abbia contribuito in questo senso. Basta vedere il numero di reti che ha fatto: dal suo arrivo ha segnato sempre un goal ogni 2/3 partite. Come si fa a chiedergli di più? È difficile trovare un attaccante più prolifico in una fase di ricostruzione simile. Ma poi parliamo di un ragazzo giovane.

Se penso che la sua ascesa sia stata frenata proprio dalle critiche? Certo, ma sarebbe stato così per chiunque. Lui ha sempre dimostrato una voglia smodata di imparare e migliorarsi. Quando lavoravo alla Fiorentina, il mio ufficio dava sul campo di allenamento e mi capitava di vederlo a fine seduta allenarsi da solo contro il muro. Una roba che non ho mai visto fare a nessuno. Dovevo cacciarlo dal campo, altrimenti sarebbe rimasto lì fino a notte. Gli urlavo dalla finestra di smetterla e di andare a cambiarsi. Le critiche oggi hanno davvero superato ogni limite. E questo mi dispiace.

Il futuro di Vlahovic? Non spetta a me giudicare. Credo che la Juve sappia bene cosa fare. Ora è arrivato Modesto, un dt che stimo molto. Sono sicuro che in bianconero farà bene".