Da oggi nasce la Juve del futuro. Giuntoli e Motta come fari della ricostruzione. Ma la società....

Da oggi nasce la Juve del futuro. Giuntoli e Motta come fari della ricostruzione. Ma la società....TUTTOmercatoWEB.com
martedì 21 maggio 2024, 07:03Editoriale
di Alessandro Santarelli

E’ già domani.Il passaggio alla nuova Juventus è stato senza rete. Neppure il tempo di finire di festeggiare la quindicesima Coppa Italia, che il trambusto post partita, con Allegri scatenato contro tutto e tutti, ha traghettato la società nella nuova stagione. E ora passa tutto in mano a Giuntoli, che un anno dopo il suo arrivo, potrà mettere mano a quella che sarà la sua “ creatura”. Nel mezzo giorni di vulcaniche emozioni, una vittoria contro ogni pronostico, uno sfogo dell’ex allenatore che, almeno fino all’interno del campo, ha rappresentato tanti juventini stanchi di arbitri, arbitraggi e istituzioni calcistiche, un esonero che sembrava quasi “ chiamato”, con un duro comunicato.E anche qui il popolo bianconero si è trovato a discutere animatamente. Anzi, a trovare una strana unità attorno ad un allenatore che in questi ultimi tre anni ha solo diviso. Perché se quanto accaduto in sala stampa non può mai essere accettato, e la società ha fatto bene a prendere immediatamente le distanze, lo sfogo contro il “ sistema” ha solo trovato consensi. Allegri fa parte del passato, ma piaccia o no, è l’unico che negli ultimi mesi ha messo la faccia per difendere la Juve, ha portato a casa una stagione, quella scorsa, che da gennaio in poi ha vissuto praticamente da solo e senza riferimenti, e ha rappresentato nella tarda serata di mercoledi tanti tifosi bianconeri che stavano vivendo una gioia meritata, che ancora una volta il sig. Maresca e i suoi “ sodali” stavano provando a macchiare.

Ma adesso si deve guardare al futuro. La società è impegnata in una ricostruzione che stavolta non si potrà sbagliare sul campo, ma dovrebbe prendere posizioni forti anche fuori dalla stesso. L’ultimo episodio, quello della foto di Montero nell’aula di tribunale, pubblicata dall’agenzia Ansa a corredo dell’articolo sul suo passaggio per due partite alla guida della prima squadra, non è che l’ultima goccia di un vaso stracolmo. Basta, basta, basta, se ci si appella giustamente a comportamenti poco consoni con lo stile Juventus ( ma ha senso parlarne ancora?) la società cominci qualche volta anche a tutelare i suoi milioni di tifosi, stanchi, di subire vessazioni dai media.

Da oggi dicevamo inizia la nuova costruzione e la nuova era. C’era da attendere la partita di questa sera, che ci ha regalato emozioni nel finale. Una rimonta dopo un inizio pessimo, con la squadra mentalmente a terra e forse già in vacanza. Aspetto di non poco conto, ma non riferito alla passerella di Bologna, quanto alla stagione, che ha visto più volte la Juve cedere a livello psicologico. Aspetto sul quale Giuntoli dovrà lavorare molto in sede di campagna acquisti. Serviranno giocatori forti, ma anche mentalmente pronti. Lo sarà, ne siamo sicuri Motta. Non ha ancora allenato a grandi livelli, ma ha giocato in club dove il risultato conta, e non è solo un accessorio, come predicano alcuni santoni dalla lunga barba.

Perché la Juve, non può mai partire per essere una comprimaria. Certo, non sono i tempi delle spese pazze, dei grandi campioni, ma delle idee, della programmazione e della sostenibilità, ma sempre e comunque con un occhio alla competitività. Dalla reazione sotto la pioggia di Bologna, portiamoci a casa la voglia di ripartire, la voglia di Juventus, il senso di appartenenza e di identità. E per favore basta con sterili e inutili divisioni che servono solo ad alimentare stupide lotte sui social. La Juve del futuro sta per nascere, stiamole vicino con amore e passione.