Spalletti e il suo pragmatismo necessario. La nuova rotta, meno filosofia più risultati

Spalletti e il suo pragmatismo necessario. La nuova rotta, meno filosofia più risultatiTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Editoriale
di Alessandro Santarelli

Chi siamo e chi saremo. Signori adesso si cala la maschera. Nel mese dedicato al Santo Natale scopriremo se sotto l’albero ci saranno regali graditi oppure qualcosa di riciclato e tanto carbone. Certo, non si parte con il piede giusto perché il grave infortunio di Dusan Vlahovic complica la situazione: mi direte, per sei gol complessivi? Non solo per quello, evidentemente si poteva fare meglio, ma per le opportunità in meno che avrà Spalletti, per una certa carica che il serbo sembrava trasmettere ai suoi compagni e parliamoci chiaro, per le poche cose fatte vedere sino al momento dal duo David Openda.

Provando a guardare con ottimismo, adesso il canadese e il belga non avranno più alibi, anche loro saranno chiamati a gettare la maschera e confermare di essere da Juventus. Diversamente Luciano da Certaldo non si farà scrupoli e giocherà con Kenan falso nuove e magari Conceicao accanto. Non sarebbe la soluzione migliore, ma come dire di necessità si farebbe virtù. Lo stesso Spalletti ha confermato, ahinoi, che Zhegrova al momento non è in condizione per fare le due fasi ( ma in questo caso l’algoritmo che aveva detto? ) mentre Joao Mario resta uno dei misteri maggiore del mercato di Comolli dato che sia Tudor che Spalletti lo hanno bocciato.

Stasera ci sarà turn over ma attenzione a non fare la fine di un anno fa con l’Empoli, perché anche la Coppa Italia può rappresentare un obiettivo stagionale e in tempo di vacche magre niente deve essere lasciato al caso. Sono sincero mi piace il modo in cui l’ex ct della nazionale ha approcciato alla Juve. “ Belli e vincenti? Intanto cerchiamo di essere vincenti”, teorema  che sposo in pieno. Il concetto del bello applicato al calcio ha riempito la bocca di molti, in particolar modo di quelli che, abituati a non vincere, hanno provato a sporcare i successi della Juve degli anni che furono. Spalletti ha capito cosa serve nel mondo bianconero, soprattutto in una fase molto delicata come quella che stiamo attraversando. Puntare al sodo alla “ ciccia” lasciando la filosofia ai soloni dei tempi moderni.

Mi è piaciuta la prestazione con il Cagliari? No, ma sono arrivati i tre punti, che al momento, sono davvero l’unica cosa che conta. Pensiamo di andare a Napoli ad imporre calcio moderno e sfavillante? Non sarà cosi e Spalletti ne è consapevole. Oggi bisogna pensare a portare a casa “ la pelle” ovunque si vada poi piano piano anche l’occhio avrà le sue soddisfazioni. Navighiamo in un mare increspato e “ ruvido” ma forse non tutti ancora ne hanno la consapevolezza.

Di una cosa però sono convinto: se Spalletti riuscirà ad infondere un minimo della sua voglia di riscatto ai giocatori, beh forse a Napoli ( dove dagli sportivissimi tifosi azzurri sarà accolto come il peggiore dei traditori) ci potrebbe essere qualche sorpresa.